Com’è ormai noto a tutti il piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta una grande opportunità per l’Italia e in particolare per il mezzogiorno, perché le linee attraverso le quali si articola questo piano si incontrano con molti dei problemi che vive questa parte del nostro paese.
E’ noto anche che questa vera e propria scommessa il Sud potrà vincerla se dimostrerà con i fatti di essere in grado di progettare e di spendere le risorse che le verranno assegnate, pena il rischio di perdere questa opportunità.
Partendo da tutto ciò il coordinamento iniziative e monitoraggio del PNRR di Catania – che mette insieme ben 12 associazioni che operano nel territorio: (Argo Catania; CGIL-Medici Catania; Comitato Antico Corso; Gruppo urbanisti; LIPU; Memoria e Futuro; Rete Piattaforma per Librino; SUNIA; Trame di quartiere; UDI-Catania) – ha predisposto un documento importante che contiene idee e proposte per la riqualificazione della città e per un suo sviluppo ecosostenibile.
Un documento dunque che interviene con proposte concrete sulle principali problematiche di cui soffre Catania, che sono: la mancanza di una mobilità sostenibile urbana e della città metropolitana, la necessità di una rigenerazione urbana, il dovere di contrastare la povertà abitativa, l’assenza di case per le comunità emarginate, la rete idrica della città che in alcuni tratti assomiglia ad un colabrodo, la rete fognaria, il bisogno di un programma di forestazione urbana, l’adeguamento antisismico di scuole ed edifici pubblici, la necessità di asili nido, le condizioni di degrado di cui soffrono tanti quartieri come Librino, San Cristoforo, San Berillo.
Su tutto questo, sulle schede tematiche predisposte dal coordinamento, e sulla collaborazione che il coordinamento auspica con l’amministrazione comunale, parleremo questa sera con due autorevoli rappresentanti del coordinamento: l’onorevole Adriana Laudani e il professore Maurizio Palermo.
Appuntamento alle ore 20.00 sui nostri canali social con la rubrica l’Intervista, condotta come di consueto dal nostro editorialista Salvatore Bonura. Non mancate!