CATANIA – Inaugurata la decima edizione del Catania Film Fest che si terrà a Catania fino al 4 dicembre 2021. Alla presenza degli organizzatori e delle Istituzioni, è stato tagliato il nastro per dare il via ad una settimana di eventi dedicati al cinema indipendente. Numerosi, infatti, gli appuntamenti in programma tra produzioni cinematografiche, ospiti, masterclass, workshop. Un viaggio tra opere indipendenti del panorama europeo e contemporaneo che ha come obiettivo anche quello di valorizzare luoghi storici della città di Catania: dal Castello Ursino al Monastero dei Benedettini, passando per la Mediateca Vincenzo Bellini, l’Accademia di Belle Arti, il cinema King, il quartiere di San Berillo e il Palazzo de Gaetani, sede dell’associazione Trame di quartiere.
Un’occasione per scoprire storie, volti, culture e nuove prospettive, ma anche per assaporare e promuovere ambientazioni e colori mediterranei tramite una selezione di film siciliani e la sezione “Catania Mediterranea” che vuole presentare la nuova cinematografia dei Paesi che si affacciano sul “Mare Nostrum”. Per l’edizione 2021, infatti, si pone l’accento sulla Palestina in un tentativo di ridare centralità a luoghi e situazioni relegati a “periferia del mondo”.
Ad aprire ufficialmente questa decima edizione del Catania Film Fest, presso il Castello Ursino di Catania, è stata l’emozionante performance musicale dell’Ensemble “Musicainsieme a Librino”, progetto nato nel 2010 su iniziativa del Rotary Club Catania, ispirato a El Sistema del venezuelano Antonio Abreu. A seguire, gli interventi dei promotori del festival. In rappresentanza del Comune di Catania, è intervenuta Sabina Murabito, responsabile della Catania Film Commission.
Quest’anno, la squadra del Catania Film Festival, oltre alla consolidata co-organizzazione del Comune di Catania, si arricchisce della preziosa collaborazione di numerosi studenti universitari grazie alla co-organizzazione dell’Università degli Studi di Catania. Presenti all’inaugurazione, Maria Rosa De Luca Delegata Area Terza Missione ambito Rapporti con il territorio e con le realtà culturali e Stefania Rimini, docente di cinema, fotografia e televisione presso il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania.
“Come Università, siamo contenti di aver contribuito all’organizzazione di questo festival perché permette di individuare quelle attività che valorizzano tematiche importanti”, ha dichiarato De Luca. “Un’occasione, per i nostri ragazzi – ha aggiunto Rimini – di intercettare occasioni di incontro con chi lavora nel cinema, dando così concretezza alla formazione”.
“Abbiamo aperto la nostra Accademia al festival – ha dichiarato Gianni Latino, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania – come location dove si svolgeranno incontri e dove sarà possibile vedere le proiezioni in concorso. Questa partecipazione per noi è importante anche perché tra le novità alle quali stiamo lavorando c’è quella di un corso di cinema, un progetto ambizioso che, alla fine, porterà alla produzione di cortometraggi che potranno partecipare alle future edizioni del Festival. Questo festival rappresenta, quindi, un’occasione per collegare gli studenti al territorio, senza costringere loro ad andare via per trovare un’esperienza lavorativa in questo settore”.
Infine, gli interventi di Daniele Urciuolo, presidente del Catania Film Fest e di Cateno Piazza, fondatore e co-direttore artistico.
“Sarà un festival itinerante in location storiche e suggestive. Il festival, in questi anni, è cresciuto in qualità ma anche in quantità coinvolgendo partners importanti a livello locale e nazionale”, ha dichiarato Urciuolo. “C’è un grande desiderio di condividere un progetto che, specialmente in questa edizione, vuole abbracciare i giovani – ha aggiunto Piazza – Oggi per noi, ritornare in presenza con il pubblico, vuol dire ripartire, aprendoci a nuovi orizzonti inesplorati dei quali non si conoscono i confini, i colori, i sapori. Il festival continua, così, la sua mission: fare conoscere film che altrimenti non avrebbero potuto vedere, opere che si perdono nelle maglie di una distribuzione sempre meno attenta a ciò che è fuori dal mainstream e che invece vogliamo diffondere”.
Dopo il taglio del nastro, al via gli incontri del Catania Film fest. ArtPlace ha presentato l’App che digitalizza l’arte e la cultura. Sono intervenuti Cecilia Sagnelli e Matteo Maggi. A seguire, l’incontro dal titolo “La Sicilia di celluloide” e la Lectio Magistralis con il noto produttore cinematografico Marco Belardi che ha raccontato la sua esperienza nel mondo cinematografico, dalla passione per la fotografia fino ai suoi film di successo come “Immaturi” con la regia di Paolo Genovese, “Tutta colpa di Freud”, “La pazza gioia”, “Perfetti sconosciuti”, “The Place”, “A casa tutti bene”. E il più recente “Trafficante di virus”, con la regia di Costanza Quatriglio. Alla fine dell’incontro è stato consegnato il premio Speciale alla carriera “L’Elefantino d’oro” al produttore Marco Belardi mentre in serata, durante il film d’apertura sono stati consegnati il premio speciale “Cinema e Musica” al regista Giorgio Verdelli per il film “Ezio Bosso. Le cose che restano” e il premio speciale “Cinema e Tradizioni Italiane” al regista Giuseppe Alessio Nuzzo per il film fuori concorso in anteprima nazionale “Farina, acqua, lievito”.
Il festival è prodotto dall’Associazione Culturale “Alfiere Productions” di Daniele Urciuolo, in co-organizzazione con il Comune di Catania, l’Università degli Studi di Catania, con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission, nell’ambito del Programma “Sensi Contemporanei”; con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti, del Coordinamento Festival del Cinema in Sicilia e con la collaborazione di Trame di Quartiere, IterCulture, Zo Centro Culture Contemporanee, Etna Digital Academy, CinemaLive, YouMovie, Cinema King, Artplace e MYmovies.