È in corso in questi giorni a Roma il XIII Congresso degli attuari.
Il titolo assegnato al Congresso è “Innovazione Tecnologica e Rischi Sistemici: l’Attuario Valutatore Globale dell’Incertezza.
In particolare il Senatore è stato chiamato ad intervenire alla tavola rotonda dal tema “innovazione e rischi sistemici anche alla luce della pandemia: una sfida per gli attuari al servizio della collettività”. Alla tavola rotonda moderata da Tiziana Ferrario hanno preso parte l’onorevole Andrea Mandelli, Marina Calderone, Carlo Cosimi e Tiziana Tafaro.
Durante il suo intervento e il dibattito il senatore Francesco Giacobbe ha trattato dell’incertezza come fonte di rischio nella società e nella comunità; “penso che gli eventi degli ultimi decenni nel mondo hanno reso sempre più ampio il campo delle incertezze, la globalizzazione e la dinamicità dell’evolversi anche delle questioni geopolitiche sono solo due delle evoluzioni moderne che rendono il mondo sempre più difficile da interpretare ed il futuro sempre più difficile da prevedere” -dichiara il senatore Francesco Giacobbe-. “Ad aumentare un clima di incertezza sicuramente nei prossimi anni ci saranno gli effetti dei cambiamenti climatici e gli effetti della pandemia COVID” -continua il Senatore-
“La domanda che ci poniamo, oggi più di ieri, è chi ha gli strumenti di conoscenza e competenza per valutare i rischi associati a queste incertezze? La risposta è semplice: gli attuari professionisti capaci di valutare le incertezze e le possibilità di rischio futuro”.
Il Senatore ha voluto portare e raccontare anche l’esperienza degli Attuari in Australia che, per esempio, prestano attenzione alla capacità dei consigli di amministrazione delle società come fonte di rischio. Da diversi mesi hanno promosso numerose iniziative per indicare che la mancanza di competenza dei singoli consiglieri di amministrazione è fondamentale per creare o ridurre potenziali rischi. In maniera propositiva hanno quindi proposto una serie di criteri che dovrebbero essere seguiti per la nomina dei singoli consiglieri.
Sempre in Australia, l’ordine degli attuari ha un interesse attivo sui cambiamenti climatici ed hanno pubblicato e continuano ad aggiornare una serie di indici di rischi associati ai cambiamenti climatici (Australian Actuaries Climate Index), pubblicano documenti di impatto sulle politiche pubbliche, producono materiale di istruzione per la professione ed altri parti interessati. In altre parole, da un lato si dotano di strumenti per meglio valutare i rischi associati ai cambiamenti climatici e dall’altro intervengono nel dibattito pubblico fornendo chiavi di lettura ed indicazioni di scelte politiche. Iniziative simili si stanno svolgendo anche in altri Paesi fra cui Singapore dove si organizzano molti seminari su questi temi, nel Regno Unito dove sono state promosse iniziative per meglio definire che cosa significa “sviluppo sostenibile” e negli Stati Uniti D’America dove sono stati definiti e pubblicati indici di rischio per i cambiamenti climatici. L’International Actuarial Association, ha anche organizzato diverse iniziative e promosso un partenariato strategico con le Nazioni Unite per sensibilizzare gli ordini egli attuari nel mondo a questi temi.
“Credo che gli attuari e la loro professionalità debbano essere impiegati maggiormente nei centri decisionali del nostro Paese per meglio programmare il futuro. Abbiamo tante sfide da affrontare a partire dalla progettazione per i programmi del Piano di Ripresa e Resilienza quale miglior occasione per coinvolgere dei professionisti del futuro. Mi auguro che questo possa avvenire nel più breve tempo possibile” – ha chiuso il suo intervento il senatore Francesco Giacobbe-.