Traffico, ingorgo chilometrico per i lavori di rifacimento del manto stradale a Gravina di Catania

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Nella giornata di oggi è impossibile scendere a Catania passando per Gravina di Catania. E noi di Hashtag Sicilia, così come migliaia di altre persone, lo abbiamo scoperto troppo tardi e a nostre spese, mettendoci in auto del tutto ignari che ciò avrebbe comportato rimanere bloccati per ore nel traffico.

Perché?
Perché nella giornata di oggi, 3 novembre 2021, dalle ore 07:00 del mattino sono iniziati i lavori di rifacimento del manto stradale gravemente danneggiato dall’alluvione del 26 ottobre; l’area interdetta è quella di via Etnea, nel tratto compreso tra via Paglialunga e via Coviello; e rimarrà inaccessibile fino alle 19:00 di oggi.

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In sostanza questo sbarramento – non segnalato da nessun cartello stradale né all’imbocco di Gravina, né da altre parti; ed effettuato unicamente tramite delle transenne di plastica legate e un veicolo della polizia municipale parcheggiato di traverso – rende del tutto impossibile l’accesso alla Tangenziale Ovest in direzione Messina, e l’accesso a Catania proseguendo “a scendere” a partire dalla rotonda del centro commerciale Katanè.

L’unica alternativa per coloro che dovevano recarsi oggi in città sarebbe stata – sapendolo in tempo – quella di optare per Battiati e prendere la tangenziale da lì, oppure usufruire dei seguenti percorsi:

  • Con direzione Nord-Sud – via Etnea, via Quasimodo, via San Paolo e via Etnea (proseguendo per Catania da via Coviello).
  • Con direzione Sud-Nord – via Etnea proseguendo o per via Coviello, per via San Paolo e da lì per le altre direzioni.
  • L’accesso alla Tangenziale Ovest in direzione Siracusa sarà possibile utilizzando il sistema di “torna indietro” posto sulla via Etnea, all’altezza della via Paglialunga.

Una situazione del tutto analoga è destinata ad avvenire anche domani, poiché i lavori di ripristino proseguiranno, e il transito in via Etnea – sempre tra via Paglialunga e via Coviello – sarà interrotto tra le ore 07:00 e le 13:00.

Oltre a segnalare la totale mancanza di segnaletica stradale che indicasse l’impossibilità di proseguire verso Catania; e l’irrazionalità di far convogliare comunque tutto il traffico verso una zona interdetta, per poi obbligarlo ad incolonnarsi attraverso il parco commerciale Katanè e farlo arrivare a San Paolo; segnaliamo anche le disastrose modalità di informazione ai cittadini da parte del Comune di Gravina.

Come ricordiamo sicuramente tutti, Gravina di Catania è – secondo fonti ISTATil secondo comune siciliano per densità abitativa (4.956 abitanti per kmq), e – secondo fonti Aspag – il più densamente trafficato.

Ciò nonostante la comunicazione dei lavori che avrebbero interdetto per due giorni il traffico veicolare in direzione Catania – passando per via Etnea (tra via Paglialunga e via Coviello) – e verso la Tangenziale Ovest in direzione Messina – è avvenuta in maniera alquanto lacunosa.

Prima vi è stata un’ordinanza, firmata 28/10/2021, postata sul sito ufficiale del Comune di Gravina, che comunicava la chiusura della strada non per oggi e domani, ma unicamente per giorno 2 novembre!

Cosa è successo? Apprendiamo da diversi comunicati stampa che la ditta incaricata del rifacimento del manto stradale non ha potuto iniziare i lavori per problemi tecnici il giorno inizialmente prestabilito, e quindi tutto è slittato.

Però questa notizia non è stata adeguatamente comunicata ai cittadini, perché da allora non sono stati più pubblicati annunci relativi a questi lavori sul sito del comune – che resta quindi non aggiornato al giorno 2 novembre –; ma le comunicazioni sono state delegate a dei post su Facebook sulla pagina ufficiale del sindaco di Gravina Giamusso, datati meno di 24 ore prima dell’inizio dei lavori!

Un qualcosa di davvero inaccettabile, che ha causato disagi a migliaia di persone che, ignare, si stavano recando a lavoro a Catania, e invece si sono ritrovate per ore nel traffico – come la sottoscritta.

Abbassando il finestrino e dialogando con gli altri automobilisti esasperati, ecco che ho capito che le loro perplessità erano esattamente le mie.

Quasi tutti non sapevano perchè il traffico fosse interdetto, e coloro che sapevano dei lavori si stavano chiedendo un’unica e semplice domanda: perchè non fare i lavori di notte? Perchè farli con queste modalità, senza cartelli stradali di divieto, senza comunicazioni adeguate, e nell’orario di massimo afflusso di una delle vie che – come abbiamo visto dalle statistiche precedenti – è una delle più trafficate della Sicilia?

Parlando con loro, scendendo anche dall’auto bloccata per fare le foto e i video contenuti in questo articolo, mi sono sentita davvero “fregata” da tutta la situazione, e paradossalmente mi ha sfiorato il penserio che fossi stata più in controllo della situazione quando cercavo di capire come e quando risalire verso Mascalucia durante l’alluvione!

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