Nuove misure anti Covid per cinema, teatri, discoteche, musei e stadi

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Su pressioni di alcuni partiti e di qualche ministro della Lega e dei 5/Stelle, il governo ha deciso di superare le indicazioni del Comitato tecnico scientifico che la scorsa settimana aveva suggerito di limitare ancora al 35 per cento la capienza delle discoteche.

Ecco cosa cambia nello specifico per i luoghi del divertimento, della cultura e dello sport.
Per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musicali dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento in zona bianca sia all’aperto che al chiuso.

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Relativamente alle sale da ballo, discoteche e locali assimilabili, in base alle nuove norme, possono accogliere ospiti fino al 75 per cento della capienza massima se il locale è all’aperto, il 50 per cento della capienza massima autorizzata se, invece, è al chiuso. Nei locali al chiuso deve comunque essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza riciclo dell’aria. Naturalmente sarà obbligatorio avere il Green Pass e indossare la mascherina, ma non quando si balla.

Per quando riguarda i musei, le sedi espositive e altri luoghi di cultura, dove dal mese di agosto si può entrare solo se in possesso di certificato verde, viene superato l’ultimo vincolo ancora in vigore, non sarà più previsto l’obbligo di rispettare il distanziamento di 1 metro tra un visitatore e l’altro. Rimane specificato dalle nuove norme che va organizzato un afflusso regolato (se necessario contingentato) allo scopo di evitare assembramenti di persone. Fatta questa precisazione, è consentita comunque una capienza del 100% in zona bianca e del 50 per cento in zona gialla.

Infine, per gli stadi e per le manifestazioni sportive all’aperto la presenza di persone viene alzata al 75 per cento, dal 50 per cento che vige attualmente (e che resta per le zone gialle). I gestori degli impianti, però, sono tenuti a far sedere gli spettatori in tutti i settori, al fine di evitare che i posti occupati siano troppo vicini tra loro. Ciò significa che non si potranno aprire solo alcuni settori degli stadi lasciando chiuse, per fare un esempio, le curve, in quanto il Cts ha chiesto che il pubblico venga distribuito adeguatamente in
tutti gli ordini di posti. Per chi viola le norme anzidette sono previste sanzioni precise, infatti l’articolo contenuto nelle “Disposizioni urgenti in materia di spettacoli aperti al pubblico, di eventi e competizioni sportive e di discoteche “prevede che a partire dalla seconda violazione, commessa in giornata diversa, si applichi la sanzione amministrativa della chiusura da 1 a 10 giorni.

È molto probabile che, dopo l’emanazione dei provvedimenti riguardanti i luoghi della cultura, dello sport e del divertimento, venga il turno delle piste da sci. Anche perché la Conferenza delle Regioni in questa direzione ha già elaborato una bozza di un piano che permette alle attività del turismo alpino di presentarsi alla nuova stagione sciistica con minori limitazioni, rispetto a quelli esistenti.

Pertanto c’è da augurarsi che le auspicabili novità arrivino subito e non a stagione già iniziata.

Salvatore Bonura

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