La Stanza di Ippocrate #32 – PDTA, il professor Luigi Sicurella ci spiega il "percorso" dei pazienti

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Questa sera nella rubrica di Hashtag Sicilia “La Stanza di Ippocrate“ si parlerà, con il professore Luigi Sicurella – direttore dell’unità operativa complessa di neurologia dell’ospedale Garibaldi di Catania – di Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) e di Stroke Unit.

I PDTA sono strumenti, utilizzati in tutto il mondo, che hanno lo scopo di uniformare l’approccio clinico a determinate categorie di pazienti e conseguentemente incrementare la qualità dell’assistenza percepita ed effettivamente erogata, migliorando gli outcomes e promuovendo la sicurezza del paziente attraverso l’utilizzo delle giuste risorse necessarie.

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Analizzandone il nome si comprende ancora meglio il suo significato. Per “percorso” si intende sia l’iter del paziente, dal suo primo contatto con il sistema sanitario al trattamento terapeutico dopo la diagnosi, sia l’iter organizzativo, ovvero le fasi e le procedure di presa in carico del paziente.

Per “diagnostico terapeutico e assistenziale” si intende la presa in carico totale dell’assistito, insieme a tutti quegli interventi multiprofessionali e multidisciplinari che ne conseguono. Per “Stroke Unit” (o unità di cura cerebrovascolare) si intende in base alle linee guida SPFAD (Stroke Prevention And Educational Avareness Diffusion), un’unità di 4-16 letti dedicati esclusivamente alla malattia cerebrovascolare, con un team multidisciplinare formato da medici, infermieri, tecnici della riabilitazione e personale di supporto.

Relativamente alle Stroke Unit c’è da sottolineare che in Italia risultano 189 unità neurovascolari di cui 95 al Nord, 73 al Centro, 31 al Sud e solo 4 in Sicilia. L’unità operativa di neurologia d’urgenza è un dipartimento ospedaliero facente parte della medicina d’emergenza – pronto soccorso specializzato nel trattamento delle patologie neurologiche acute – ed opera in continuità e dialogo con lo Stroke Unit, struttura interamente dedicata alla cura del paziente colpito da ictus cerebrale.

Rispetto a questa patologia il Rapporto 2018 ad essa dedicata ci dice che nel nostro Paese ogni anno ci sono 200 mila nuovi casi e quasi 1 milione di italiani restano invalidi dopo la malattia e che l’ictus è la principale causa di invalidità.

Su tutto questo, sulla tempestività dell’intervento in caso di ictus, sul lavoro di gruppo e sulla qualità delle strutture esistenti in Sicilia e dai metodi praticati, questa sera nella nostra diretta Facebook alle ore 20.00 si intratterrà il professore Luigi Sicurella rispondendo alle domande del nostro editorialista Salvatore Bonura. Seguiteci!

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