CATANIA – La deputata dell’Ars Angela Foti (Attiva Sicilia) ha lanciato un appello alla Regione e alla Ministra per il Sud Mara Carfagna affinché l’insediamento produttivo di Intel possa avere sede a Catania, nell’area della zona industriale. Nelle settimane addietro il colosso californiano dei microchip si era detto pronto a investire diversi miliardi di euro, considerando il capoluogo etneo come possibile sede. Negli ultimi giorni, però, la decisione sembra essere in dubbio con un pressing “istituzionale” a favore del sito torinese di Mirafiori.
“Catania è una sede produttiva di alto livello – dichiara Foti – ove trovano sede già importanti stabilimenti di diverse multinazionali. Il capoluogo etneo ha una lunga storia produttiva alle spalle, ha il know how necessario per ospitare nuovi insediamenti tecnologici e ha un legame strettissimo con l’Università che immette sul mercato del lavoro professionisti di assoluto livello. Per queste ragioni Catania è pronta ed è la sede ideale per ospitare il nuovo sito produttivo dell’Intel, una opportunità per creare economia e posti di lavoro”.
“Però pare che certi pressing, provenienti da chi ha prestato giuramento sulla bandiera italiana e da chi dovrebbe fare gli interessi nazionali, stiano portando l’azienda americana ad investire nell’area industriale piemontese di Mirafiori. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, della Lega, ha dichiarato apertamente di fare il tifo affinché l’Intel approdi a Torino. Si tratta di dichiarazioni gravi, specie se confrontate con gli intendimenti del governo nazionale che intende favorire lo sviluppo del Sud, degli insediamenti produttivi nel Meridione”, prosegue la deputata di Attiva Sicilia.
“Così mi appello al governo della Regione e alla Ministra per il Sud Mara Carfagna. Catania ha le carte in regola per ospitare l’Intel, fruisce i benefici delle Zone Economiche Speciali e ha un impellente bisogno di rilancio e di impresa. Auspico che entro la metà di ottobre, data intorno alla quale l’Intel comunicherà i suoi intendimenti, si possano incontrare gli amministratori e i rappresentanti dell’azienda per caldeggiare Catania quale meta di investimenti. Adesso è il territorio che deve muoversi sinergicamente: Comune di Catania, deputazione regionale, governo regionale, parlamentari etnei e Ministra per il Sud affinché non si perda – come spesso è accaduto – questa occasione a favore del Nord del Paese”, conclude Foti.
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