Come preannunciatovi qualche giorno fa, nella giornata di ieri si è svolta l’assemblea quadriennale della CNA di Catania presso il centro fieristico “Le Ciminiere” di Viale Africa.
Numerosi sono stati i temi trattati nel corso della conferenza, e altrettanto frequenti gli spunti di confronto tra i vertici dell’associazione e le altre figure – istituzionali e non – intervenute all’assemblea.
In apertura dell’evento, dopo il momento dell’inno nazionale – cantato in maniera partecipata dalla platea intera -, il sindaco Salvo Pogliese ha dichiarato la propria stima nei confronti della CNA di Catania, mettendo a parte i presenti delle occasioni in cui la presidente Franceschini e il segretario Milazzo si sono confrontati con lui per risolvere delle questioni pressanti.
“Sono sempre stato un attento osservatore della CNA, e ho apprezzato in voi il ruolo propulsivo, propositivo, talvolta anche di legittima critica nei confronti delle istituzioni – anche del sottoscritto – ma sempre in maniera equilibrata nell’interesse delle categorie che voi rappresentate. Dialogando insieme abbiamo cercato di sostenere le imprese della nostra città, con la tassa dell’occupazione del suolo pubblico e con la Tari – con delle riduzioni anche significative. Abbiamo fatto un errore, e ne abbiamo preso atto grazie a quello che avete – [la presidente Franceschini e il segretario Milazzo n.d.r] – detto pubblicamente in una riunione all’interno del senato della città. Grazie a voi quell’errore – relativo ad un codice ATECO – è stato rettificato. Vi sono altre interlocuzioni ancora in corso – relativamente al tema dei rifiuti speciali e alla duplicazione dei tributi. Su queste tematiche mi sono confrontato più volte, ma c’è un problema di saldo che deve essere mantenuto e bisogna trovare le risorse per compensarlo. Noi siamo sottoposti a dei vincoli rigidi determinati dal dissesto, ma cercheremo di fare il possibile”, ha dichiarato il sindaco.
Successivamente Nello Battiato – presidente della CNA Sicilia – e anche Floriana Franceschini – presidente della CNA Catania – hanno approfondito i temi e i problemi che hanno caratterizzato questi ultimi quattro anni, tracciando un bilancio consuntivo di ciò che è stato fatto, e di ciò che ancora resta da fare.
“Ci accingiamo a vivere una nuova stagione, un nuovo percorso, continuativo a quello appena vissuto condizionato dal virus, e in qualche modo ancora legato a questo tipo di emergenza. Di fronte a questa dura prova le CNA territoriali – sostenute a livello regionale e nazionale – hanno svolto un ruolo importante di frontiera, perchè sono stati – e sono di fatto – gli interlocutori degli artigiani e degli imprenditori” ha dichiarato Nello Battiato pensando al periodo appena trascorso.
E la presidente Franceschini ha scelto anch’essa di ricollegarsi al passato, e all’ultima assemblea quadriennale che si era tenuta – improntata sui temi della legalità – partendo nuovamente da questo spunto, e mostrando in apertura al suo intervento un video intitolato “i cento passi” di alcuni giovani siciliani del liceo Maurolico di Messina che combattono la mafia con iniziative culturali.
“Durante questo periodo abbiamo attuato numerosi progetti a tutela della legalità e del rispetto, come ad esempio percorsi di responsabilità sociale – i corsi di formazione sperimentale come “prima che tutto prenda una brutta piega”, che trasforma in centri di ascolto anti-violenza alcune attività commerciali come quelle di estetisti e parrucchieri; e come il progetto creato grazie alla facoltà di Informatica dell’Università di Catania che indaga le potenzialità dell’intelligenza artificiale in grado di individuare potenziali situazioni pericolose sui luoghi di lavoro; ma non ci fermeremo certo qui”, ha dichiarato la Franceschini.
Restando in tema di bilanci, il segretario provinciale Andrea Milazzo si è prodigato nel citare dati e statistiche dell’attuale situazione in cui versano le nostre imprese, tracciando un quadro preciso della nostra condizione, in grado di evidenziare punti di forza e criticità sulle quali intervenire.
“La Sicilia è la regione con i dati peggiori per occupazione giovanile e femminile; ed in un contesto del genere colpisce anche il paradosso di come, stando alle tantissime testimonianze dei nostri imprenditori, le PMI non riescano a reperire personale specializzato. […] Sicuramente qui c’è da intervenire, ma alcuni dati danno speranza, come quelli del secondo trimestre in cui emerge che il rimbalzo dell’economia italiana è stata migliore rispetto ad altre economie europee, e i dati sul turismo sono incoraggianti”
A chiusura dell’assemblea, ma poco prima della votazione ufficiale – che ha riconfermato alla presidenza Floriana Franceschini – si è tenuta una tavola rotonda tra il professor Rosario Faraci – Professore ordinario di Economia e di gestione delle imprese presso l’Università degli Studi di Catania, l’On. Marco Falcone – Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, e Sergio Silvestrini – Segretario Generale della CNA; in cui si sono evidenziati i vantaggi che il sud potrebbe trarre dal Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nello specifico, il professore Faraci si è soffermato sulle risorse che potranno pervenire alla Sicilia dal Pnrr “Si parla di 191,5 miliardi di euro totali per la nostra nazione, in sovvenzioni e finanziamenti. Alla nostra regione spettano 20 miliardi, che però sono stati rinegoziati e quindi si è arrivati a 13 miliardi; però nel documento di finanza ed economia regionale si parla di 50 miliardi che arriveranno anche con altre risorse. Di tutte questi fondi che arrivano con il Pnrr si può evincere dai documenti che se ne impiegheranno alcuni nel rafforzamento della giustizia amministrativa, nella conversione verso l’idrogeno delle linee ferroviarie non elettrificate, nelle misure per garantire la capacità gestionale dei servizi idrici integrati, nelle ZES; ma non c’è nessun riferimento al ponte sullo stretto di Messina”.
L’Assessore Falcone invece ha approfondito il tema dei ritardi nella politica delle infrastrutture, sottolineando l’impegno del governo Musumeci: “la regione non è stata molto ascoltata durante la conferenza stato-regioni. Noi abbiamo una visione molto chiara sul porto hub di Augusta e su tutta una serie di altre questioni, come il completamento della Messina-Catania e la realizzazione del ponte sullo stretto. Il Pnrr è uno strumento strategicamente importante, ma praticamente poco efficace per sua stessa natura, anche perchè è da svilupparsi entro il 2026, ma secondo il governo nazionale ad esempio il ponte sullo stretto non si potrebbe realizzare in 5 anni, e quindi non si possono utilizzare i fondi a questo scopo”
Il Segretario Nazionale Silvestrini invece si è detto “preoccupato che esploda nuovamente il conflitto stato-regioni che ha come valore finale la somma zero. Tuttavia penso che debba prevalere l’idea di un sistema paese, come priorità assoluta. Siamo di fronte ad una cifra che nei 6 anni successivi può davvero ricostruire il paese – è il 40% del cosiddetto piano Marshall, ma dobbiamo saperla spendere, lavorando in maniera coesa. La Sicilia è la parte del sud che ce la può fare, è un esempio positivo; ma penso che affinchè il sud ce la faccia – come meriterebbe – ha bisogna di una forte discontinuità rispetto alla gestione precedente. Dobbiamo distorcere i meccanismi negativi degli ultimi 50 anni – anche i modelli burocratici antiquati, e pensare ad una Sicilia che riscopra il mercato come fatto fondamentale. La priorità assoluta è quella di fare, intraprendere, e selezionare una classe dirigente degna. ”
Infine un plebiscito praticamente unitario ha rieletto la presidente Franceschini per altri 4 anni, insieme alla squadra da lei designata.
Al termine dei lavori vi è stata una cena tra tutti i dirigenti e i delegati. Ecco come l’assemblea di ieri ha tracciato un punto di fine, ma anche di inizio di un nuovo percorso per la Confederazione Nazionale degli Artigiani e delle Piccola e Media impresa – Associazione territoriale di Catania.