Belliniinfest: il ‘Rigoletto’ diretto da Placido Domingo incanta il pubblico

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TAORMINA – Un tripudio di applausi per il Rigoletto di Verdi diretto da Plàcido Domingo con la regia di Leo Nucci, in scena al Teatro Antico di Taormina per il Bellininfest
Il pubblico del Teatro Antico di Taormina ha avvolto in un abbraccio ideale il sublime tenore Plàcido Domingo che, ieri sera, per la prima volta in assoluto in Sicilia, è salito sul podio per dirigere il Rigoletto di Giuseppe Verdi, nell’ambito del Bellininfest. Un fiume in piena di applausi, standing ovation e richieste continue di bis, che hanno decretato il successo di uno spettacolo amato e osannato dalla prima all’ultima nota. Acclamati tutti gli interpreti, che hanno dato vita ad un’esemplare narrazione musicale, energica e intensa nel fraseggio, dove ogni singolo carattere è stato approfondito. Tutto questo grazie alla mise en scene, acuta e rinascimentale dell’altro grande interprete, il baritono Leo Nucci, nel doppio ruolo di interprete di Rigoletto di cui ha firmato la regia insieme a Salvo Pira, e la direzione del maestro madrileno.
“Voglio ringraziare la meravigliosa orchestra del teatro Massimo Bellini di Catania – ha dichiarato Domingo –di grande qualità umana oltre professionale. In questi 4 giorni intensi di prove, siamo diventati amici e non solo musicisti. Ringrazio anche il sovrintendente, Giovanni Cultrera di Montesano per aver reso possibile questo festival. È sempre emozionante riuscire a fare quello che ami, la musica. Oggi, nell’ambito di un festival dedicato al Bellini, abbiamo eseguito un’opera di Verdi, che ha imparato tantissimo dal compositore del Belcanto. Io nella mia carriera ho la fortuna di aver diretto due opere belliniane, Norma e i Puritani, e di aver interpretato Pollione. Spero di poter tornare ancora una volta in Sicilia, ma questa volta per cantare Bellini”.
Dall’esecuzione del primo atto al palazzo Ducale fino all’ultimo con la maledizione di Monterone, la direzione di Domingo, è stata di estrema finezza e leggerezza, tutta condotta in punta di bacchetta. Non ha mai perso di vista alcun particolare, attentissimo al respiro degli interpreti, ricamando sotto e sopra la partitura con un’intonazione quasi cameristica.
La prima opera lirica della rassegna, promossa dalla Regione Siciliana, ha registrato un sold out di spettatori, dai semplici appassionati ai melomani, provenienti da tutta la Sicilia e da diverse parti del mondo. Un festival che mira a diventare internazionale, per la sua caratura culturale, mettendo la Sicilia al centro del Mediterraneo. “Stiamo riportando la grande musica in Sicilia – ha detto l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Manlio Messina –  credo sia la cosa più importante, così come quella di riuscire anche a coinvolgere un pubblico di giovani. È un onore avere avuto un cast di così alto livello artistico. Questa è la prima edizione del Bellininfest, la prima di una lunga serie”.
Il Rigoletto, primo titolo della “trilogia popolare” di Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, ha consacrato lo spessore musicale di ogni singolo cantante, tutti eccellenti interpreti del Belcanto.
Da Stefan Pop che ha vestito in maniera esemplare i panni del duca di Mantova, una voce fresca, agile, dal timbro accattivante, e poi la giovanissima e applauditissima palermitana Federica Guida, nel ruolo di Gilda, di cui è riuscita a rendere il candore, eterea e luminosa nel timbro, recitata con melanconico abbandono, precisa nelle colorature e nei picchettati di ”Caro nome”. Apprezzato tutto il cast composto da Antonio di Matteo, Sparafucile; Anastasia Boldyreva, Maddalena; Maria Russo, Giovanna; Alessandro Busi, Il conte di Monterone Marullo; Dave Monaco, Borsa; Dario Giorgelè, Marullo; Claudio Levantino, Il conte di Ceprano; Federica Foresta, la contessa; Claudio Levantino, usciere di corte; Fulvia Mastrobuono, Paggio della duchessa.
Quella di Leo Nucci, è stata una regia nostalgica perché riporta al primo incontro di Verdi con il romanzo di Victor Hugo, “Le roi s’a- muse”, condannato dalla censura. Ecco perché si punta alle emozioni forti. In questa scena mobile con tanto di operai a lavoro, muniti di caschetto, viene mostrato in modo palese il libertinaggio del re e poi quel rapporto d’amore tra padre e figlia un po’ all’italiana.
“Rigoletto – ha affermato Leo Nucci – è l’opera più perfetta dal punto di vista drammaturgico. Il finale è geniale. L’ho cantato in tutti i teatri del mondo, con i migliori direttori e per me è un grande onore averlo fatto in questa meravigliosa isola, diretto dal maestro Domingo”.
Rinascimentale la scenografia, curata da Carlo Centovaglia, con Leonardo da Vinci e i suoi dipinti, usando Tiziano e Botticelli per le scene e i costumi, realizzati da Artemio Cabassi con Giovanna Giorgianni aiuto costumista, con le coreografie di Silvana Lo Giudice e Alessia Colosso aiuto scenografo. Sullo sfondo lo scorcio naturale della costa jonica che si intravedeva durante l’opera, creando un’atmosfera reale e piena di vita.
A chiudere questa serata di stelle, la premiazione del “Bellini d’Oro 2021”, il prestigioso premio della Scam, Società Catanese Amici della Musica, diretto da Anna Rita Fontana, attribuito a due grandi della lirica, Plácido Domingo e Leo Nucci, e alla giornalista Caterina Andò. Il prestigioso Premio continua nella propria missione di rendere omaggio a coloro che contribuiscono a promuovere l’arte lirica e la cultura musicale legate al nome di Vincenzo Bellini. Ne fa fede un albo d’oro che annovera, tra gli altri, Riccardo Muti e Vittorio Gui e Luciano Pavarotti. A consegnare i prestigiosi riconoscimenti il Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Giovanni Cultrera, l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Manlio Messina e il sindaco di Taormina, Mario Bolognari.
Il rigoletto sarà replicato il 13 agosto, alle 21 al Teatro Antico di Taormina, mentre il prossimo appuntamento in programma è “Vincenzo e la luna”, recital per voce recitante, marionette e musica, previsto per domenica, 22 agosto alle 21, al Palazzo della Cultura, Corte Mariella Lo Giudice. In scena Lina Maria Ugolini, che ha scritto anche il testo accompagnata dall’Orchestra d’archi Musicainsieme a Librino.

Secondo quanto stabilito dalle nuove disposizioni anti-contagio, rese note dal Governo, l’accesso agli spettacoli organizzati dal Teatro Massimo Bellini sarà consentito esclusivamente alle persone munite di certificazione verde che attesti l’avvenuta vaccinazione con “Green pass” (basterà anche solo la prima dose); oppure il certificato di guarigione dalla malattia o l’esito negativo al tampone eseguito non oltre 48 ore prima.

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