Imprese: in Sicilia nel 2° trimestre un tasso di crescita complessivo dello 0,70%

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Lanalisi di Assoesercenti – Unimpresa sui dati Infocamere: crescono tutte le province Siciliane. Trapani si colloca al primo posto, seguita da Palermo, Enna e Catania.

 

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SICILIA – Assoesercenti Sicilia – Unimpresa ha elaborato e commentato i dati di Infocamere – Movimprese sulla demografia delle Imprese Siciliane – Natalità/Mortalità – in Sicilia per il 2° trimestre 2021.

«Il Covid frena la crescita del tessuto imprenditoriale della Siciliacommenta il Presidente di Assoesercenti Unimpresa Salvo Politino ma non larresta».

Nel secondo trimestre 2021 in Sicilia si sono iscritte 6.286 imprese e ne sono cessate 2.990, con un saldo positivo di 3.296 unità. Rispetto al 1° trimestre del 2021 (6.975 nuove imprese) diminuiscono le iscrizioni di 689 unità, ma si riducono anche le cessazioni (5.815 nel 1° trimestre) di 2.825 unità, tanto da fare crescere il saldo positivo di 2.136 unità (nel 1° trimestre il saldo positivo era di 1.160 unità).

«Nel 2021, a causa del Covid, tante imprese siciliane aggiunge il Presidente Politino non sono state costituite e quindiiscritte, molte non hanno retto e hanno chiuso, ma altre hanno deciso di resistere, di continuare a credere nella propria missione e sono rimaste sul mercato, pur nel mezzo di difficoltà eccezionali, mai sperimentate prima. Ciò nella speranza di vedere finalmente arrivare interventi di sostegno seri e realmente adeguati a sostenere la ripresa dellattività».

Lo stock di imprese che forma la base imprenditoriale della Sicilia supera lanno critico 2020, con una crescita dello 0,70% rispetto al 1° trimestre del 2021. Nel 1° trimestre le imprese registrate erano 472.442, nel 2° trimestre 475.736. Le imprese attive a giugno del 2021 in Sicilia sono 379.269.

 

 

Landamento dei settori: 

Agricoltura: nel 2° trimestre 2021 registrate 81.951 imprese, pari al 19,61% del totale;
Attività manifatturiere: nel 2° trimestre 2021 registrate 31.840 imprese, pari al 7,62% del totale;
Costruzioni: nel 2° trimestre 2021 registrate 51.296 imprese, pari al 12,27% del totale;
Commercio: nel 2° trimestre 2021 registrate 130.271 imprese, pari al 31,17% del totale;
Attività dei servizi di alloggio (alberghi) e di ristorazione: nel 2° trimestre 2021 registrate 30.657 imprese, pari al 7,34% del totale;
Trasporto e magazzinaggio:  nel 2° trimestre 2021 registrate 11.760 imprese, pari al 2,81% del totale;
Servizi di informazione e comunicazione: nel 2° trimestre 2021 registrate 8.405 imprese, pari al 2,01% del totale;
Attività immobiliari: nel 2° trimestre 2021 registrate 6.793 imprese, pari al 1,63% del totale.

In buona espansione i settori dellistruzione (+ 0,77%), della sanità e assistenza sociale (+ 1,45%) e delle attività artistiche e sportive (+ 1,41%).

 

Per forma giuridica: 

Società di capitali: le nuove iscrizioni 1.912 superano nettamente le cessazioni, ferme a quota 539; il saldo è largamente positivo per 1.373 unità con un tasso di crescita del 1,20%.
Società di persone: le nuove iscrizioni (257) sono nettamente superiori alle cessazioni (191); saldo positivo di 66 unità con un tasso di crescita dello 0,14%

Le ditte individuali restano in assoluto il blocco più consistente della base imprenditoriale siciliana, e registrano nel 2° trimestre 2021 un saldo positivo di 1.789 unità e una crescita dello 0,65%.

Lartigianato in Sicilia

Le imprese artigiane registrate in Sicilia nel 2° trimestre sono 72.390 con un incidenza del 15,2% sul totale delle imprese registrate e segnano un incremento di 423 unità rispetto al 1° trimestre 2021 (71.967 imprese artigiane registrate).

Secondo Assoesercenti Sicilia – Unimpresa, dopo un 2020 in cui le misure di distanziamento hanno sostanzialmente congelato la demografia imprenditoriale, con flussi in ingresso e uscita fortemente ridotti, il 2021 registra quindi un rapido recupero delle iscrizioni e una ripresa molto più lenta delle cancellazioni.

Il saldo positivo delle iscrizioni dimostra la volontà degli imprenditori siciliani di scommettere sulla ripresa economica e di contribuire al rilancio del territorio.

Gli aiuti e le garanzie pubbliche, con lobiettivo di evitare unemorragia di attività imprenditoriali e la conseguente perdita di potenziale produttivo, hanno in parte sortito leffetto di rimandare le conseguenze della crisi sulle chiusure di impresa. Il risultato, a prima vista paradossale ma in realtà coerente con le dinamiche descritte, è un saldo ampiamente positivo nel 2° trimestre 2021 (+ 3.296 posizioni) e una crescita del numero di imprese registrate, che in Sicilia salgono a 475.736.

I segnali di ripresa delle assunzioni da parte delle imprese siciliane, sia pure limitate ai lavori stagionali e quindi specifici di questo periodo estivo, emergono dal bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior-Unioncamere, secondo cui in Sicilia nel mese di Agosto sono previsti in entrata 15.420 lavoratori di cui il 77% nel settore dei servizi.

«Enecessario conclude il Presidente Politino mettere in campo tutte le azioni per fare accrescere le opportunità di occupazione stabile e qualificata. Occorre un Piano nazionale di Politiche Attive del Lavoro che preveda una governance condivisa Stato Regione Sicilia e soprattutto una strategia unitaria di misure, rapportata ai profili di utenza.

In sintesi, sgravi fiscali e previdenziali per le aziende che assumono disoccupati o reinseriscono quanti sono usciti dal mondo del lavoro. Come Assoesercenti Sicilia chiediamo una velocizzazione  e più certezze  nei tempi di risposta alle istanze regionali, sulle varie agevolazioni previste per le imprese colpite dalla pandemia, senza tralasciare il ruolo fondamentale e strategico del Fondo Centrale di Garanzia per laccesso al Credito delle PMI».

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