Aziende agricole in ginocchio, imprese artigiane a rischio. Confartigianato Sicilia guarda con preoccupazione all’emergenza incendi, che ha visto in questi giorni la Sicilia tra le regioni più colpite d’Italia. Ingenti i danni per abitazioni, stalle, magazzini ma soprattutto ci sono intere produzioni agricole andate perdute.
“Dove c’è Confartigianato ci sono le imprese e dove c’è sviluppo d’impesa c’è territorio. Non possiamo restare sordi e ciechi davanti alla distruzione di un territorio ricco come il nostro – dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Sicilia –, un territorio che dovrebbe essere tutelato dalla politica ma tutta la comunità siciliana, per prevenire danni irreparabili e atti criminali che provocano devastazione e fiamme, distruzione dell’intera filiera agricola e non solo. Confartigianato Sicilia ed Ebas insieme nella prevenzione e attenzione del territorio, dell’ambiente e delle imprese. Con l’Ebas le nostre imprese colpite dai roghi potranno ricevere un contributo economico. Una goccia nell’oceano se guardiamo alle enormi devastazioni di questi giorni, ma un gesto di vicinanza per i nostri artigiani e un’occasione per accendere i riflettori di chi governa sulla tutela del nostro territorio”.
Per gli artigiani infatti una piccola boccata d’ossigeno può arrivare dall’Ebas, l’ente bilaterale dell’artigianato siciliano, che arriva in soccorso delle imprese con aiuti economici fino a 5 mila euro. L’ente bilaterale, che già all’inizio della pandemia è stato un sostegno indispensabile per gli artigiani siciliani messi in ginocchio dall’emergenza Covid.
Il fondo regionale provvede ad erogare contributi a quelle imprese che hanno subito danni causati da eventi eccezionali, calamità naturali come nel caso delle emergenza incendi, derivanti da fattori esterni all’impresa.
Alle aziende colpite, l’Ebas eroga un contributo che copre il 30% dei danni subiti dall’impresa, fino a un massimo di 5 mila euro.
Ma non solo contributi economici. Anche in questo evento eccezionale dell’emergenza incendi, l’Ebas, attraverso Fsba, il fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, garantisce la cassa integrazione ai dipendenti delle imprese artigiane, nel caso in cui siano stati sospesi dal lavoro o se la ripresa dell’attività non avvenga entro i tempi previsti. La cassa integrazione erogata da Fsba, va da un minimo di 13 a un massimo di 26 settimane, con una quota mensile massima di 1193,75 euro.
E finita la cassa integrazione con Fsba, interviene di nuovo l’Ebas, con un’erogazione di altri 30 euro al giorno per 30 giorni lavorativi per i dipendenti sospesi.