CATANIA – Il suo motto è “Chi salva un bambino, aiuta un pezzo di cielo a illuminare il mondo”.
Don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales, è un prete salesiano, che si definisce “mago per passione e prete per vocazione” e che è quotidianamente missionario della gioia.
Dal 6 all’8 agosto sarà ospite d’onore del Sicily Magic Fest: incontrerà i suoi giovani e parlerà della sua vocazione e missione e di come la prestigiazione può essere mezzo per diffondere messaggi grandi.
Sabato 7 agosto presenterà i suoi due libri “Il rischio di essere felici” che è una sua autobiografia e “Sàkala Makala: manuale completo di magia per piccoli spettatori”, insieme di giochi di illusionismo e racconti dedicato ai ragazzi.
Domenica 8 agosto, nel corso del gran galà conclusivo del Sicily Magic Fest, il Mago Sales sarà insignito del Premio Goldin alla carriera: il premio è il riconoscimento creato da Dimitri Tosi in arte Dimis, creatore ed organizzatore del festival dell’illusionismo siciliano, che nella prima edizione ha visto insignito Gianni Loria presidente del Club Magico Italiano.
Con una valigia piena di magie e un libro poesie, il Mago Sales ha fatto più volte il giro del mondo: si è esibito nelle Ande boliviane e nelle favelas brasiliane, nei villaggi africani della Nigeria, del Kenya, del Madagascar, tra i ragazzi delle Filippine e di Shangai. E ancora: tra i tanti Chiriperos di Santo Domingo e i troppi Boys’ Town di Mombay. Ha varcato i confini del mondo: nella foresta amazzonica, tra i ghiacci dell’Antartide, nei desolati deserti della Somalia, in Messico, al confine con gli Stati Uniti, nella terra di Tex Willer, nella striscia di Gaza con i tanti bambini di Amas.
Ha sofferto per le tragedie di guerre dimenticate tra i ragazzi del Nord Uganda o dei lavori “forzati” di migliaia di bambini cambogiani nelle fabbriche di mattoni di Battambong.
Ha condiviso gioie e dolori con i ragazzi di strada delle grandi metropoli dell’Asia o dell’America latina. Ha fatto spettacoli nei cinque continenti, in centinaia di ambienti diversi, al chiuso, in piccole sale gremite all’inverosimile, in grotte di alta montagna o all’aperto sotto alberi di foreste o, ancora, in stadi capaci di contenere più di 5.000 ragazzi.
Ha donato una bacchetta magica a Giovanni Paolo II e a Papa Benedetto XVI; ha divertito, annullando un po’ la loro miseria, i tanti bambini di Korogocho, con Alex Zanotelli; si è rallegrato per il sorriso di Madre Teresa e delle sue giovani suore nel cortiletto della casa madre a Calcutta con uno spettacolo di magia.
Ha creato una Fondazione e un’Associazione con cui propaganda l’arte della magia con spettacoli, manifestazioni e scuole teatrali, raccogliendo notevoli fondi per la realizzazione di progetti umanitari nelle missioni del mondo.
È stato il primo maestro di Arturo Brachetti e di tanti altri bravissimo prestigiatori italiani.
Don Silvio ha 69 anni di età e la sua magia più grande è il suo cuore di bambino che lo porta a vivere la propria vita a favore dell’infanzia, soprattutto quella più abbandonata, a cui regala costantemente sorrisi e solidarietà con progetti e sostegni a distanza in più di 25 paesi del mondo: attualmente aiuta più di 4.000 bambini nel mondo a vivere decorosamente il grande dono della vita.