Dopo sette mesi e a tre giorni dalla scadenza una vasta platea di lavoratori autonomi e professionisti non ha alcuna certezza se può beneficiare dell’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali obbligatori.
E’ quanto lamenta la CNA sottolineando che l’esonero è previsto dall’ultima legge di bilancio a favore di soggetti che abbiano accusato un calo di fatturato nel 2020 non inferiore al 33% rispetto al 2019 e un reddito non superiore a 50.000 euro. Per consentire l’immediata fruizione dello sgravio il termine di pagamento della rata con scadenza il 17 maggio è stato differito al 20 agosto, prevedendo la presentazione della relativa domanda entro il 31 luglio.
Ad appena tre giorni dal termine non è stato ancora pubblicato il decreto attuativo e non ci sono indicazioni operative da parte dell’Inps. Di fatto è tecnicamente impossibile verificare il rispetto dei requisiti per accedere all’esonero, pertanto è necessario uno slittamento del termine per presentare le relative domande.
CNA chiede di porre in essere ogni azione volta al differimento della data del 31 luglio 2021 quale termine ultimo per l’invio delle domande di esonero contributivo, al fine di evitare gravi pregiudizi nei confronti dei molti contribuenti interessati dalla misura.
La Confederazione rileva che l’inerzia e la complessità delle procedure da parte della pubblica amministrazione rischiano di vanificare l’efficacia di una misura giustamente introdotta per dare respiro a molti autonomi e professionisti fortemente colpiti dagli effetti della pandemia.