SICILIA – «Il Mar Mediterraneo è diventato negli ultimi anni sempre più incerto e instabile ma è ormai da sessant’anni che questa vicenda si trascina, con sequestri e purtroppo anche vittime. Il problema non può essere liquidato con una semplice raccomandazione a non spingersi nel mare libico: uno Stato davvero responsabile dovrebbe definire con chiarezza il contenzioso e, nel frattempo, garantire la sicurezza delle proprie marinerie, se necessario anche con il discreto controllo di navi militari». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che oggi a Palazzo Orléans ha aperto l’incontro con il Consiglio generale della pesca, alla presenza del sottosegretario di Stato per le Politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni, presente l’assessore regionale Toni Scilla.
All’appuntamento hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Pesca mediterranea, Alberto Pulizzi, e Riccardo Rigillo, direttore generale della Pesca marittima del ministero delle Politiche agricole. Presente anche il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello.
Nel corso dell’incontro, gli operatori hanno messo in luce le principali criticità che si trovano ad affrontare, sia in mare che a livello burocratico. Il sindaco di Lampedusa ha inoltre esposto le problematiche di chi opera nel mare intorno all’isola.
Anche il tema legato alla burocrazia, e in particolare alla necessità di un confronto incisivo a livello europeo su norme e regole per il settore, è stato al centro dell’intervento dell’assessore Scilla. «Le norme che disciplinano la pesca sono quelle decise da Bruxelles e da Roma e proprio con il governo centrale dobbiamo trovare un’interlocuzione costante perché in Europa vengano prese in considerazione le legittime esigenze della marineria siciliana – ha dichiarato Scilla – Questa deve essere una linea comune da seguire per la politica e per questo abbiamo fortemente voluto l’incontro di oggi. Non può esserci tutela della marineria italiana senza tutela della marineria siciliana». L’assessore Scilla ha anche ricordato l’importanza della pesca come opportunità di integrazione per chi è stato accolto in Sicilia e il valore dell’indotto che ruota intorno al settore.
Il sottosegretario Battistoni ha condiviso l’appello del presidente Musumeci: «Penso anche io che le forze dell’ordine possano essere a supporto delle marinerie, questo sarà uno dei punti che metteremo in agenda nelle prossime settimane».
Dopo gli interventi dei rappresentanti del Consiglio regionale della pesca, Battistoni ha dichiarato: «Tradurremo a Roma in forma concreta ciò che è emerso dall’incontro di oggi. Ci stiamo impegnando, in accordo con le Regioni, per un nuovo modello di pesca dato che quello costruito con l’Europa fino ad ora sta dimostrando delle criticità e va cambiato».
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