Non c’è ancora una decisione definitiva in merito al prossimo esame di Stato 2021. Ma c’è però tanto fermento soprattutto da parte degli studenti che vogliono sapere e vogliono capire cosa li aspetta e come sarà la loro agognata maturità. A quanto pare, l’orientamento potrebbe essere quello di riproporre un esame di Stato che la stessa ministra Azzolina ha avuto modo di definire “un esame serio e non light”. Su questo argomento interviene il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino, sulla base della propria esperienza, acquisita grazie a una lunga carriera scolastica.
Da qualche tempo ormai è risaputo che i tecnici del Ministero dell’Istruzione stanno lavorando per definire le modalità di svolgimento dei prossimi esami di Maturità. Nel contempo gli studenti stanno svolgendo la maggior parte delle attività in Dad e l’orientamento sembra quello di proporre una maturità che potrebbe basarsi su una prova orale, anzi “maxi orale”, sulla quale le chiedo di esprimere il suo parere.
“Quando oggi le università fanno già tutto online, compresa la laurea e gli studenti delle scuole superiori fanno lezioni e interrogazioni con la Dad -risponde il presidente Ballarino,– ancora ci si continua a chiedere cosa e come fare per far conseguire la maturità? Se farla conseguire in presenza oppure online? O se ci deve essere o no la prova scritta ed orale? Ma insomma, di cosa stiamo parlando! Ma ci si rende conto che ci si sta perdendo in ‘un bicchier d’acqua’? Io sono convinto che l’esame di maturità si può fare online in forma scritta e orale. E che ciò si possa fare non è un problema, se si pensa ad alcune università italiane che già usano particolari software che permettono di sorvegliare gli studenti durante gli esami scritti ‘online’, di monitorare automaticamente con la webcam il loro comportamento e, allo stesso tempo, di controllare quali programmi vengono avviati sul pc, arrivando perfino a bloccarli. Lo stesso software –spiega il presidente del SINOD – produce un report finale, in cui un algoritmo indica i possibili casi sospetti di copiature, permettendo così al docente di avere il quadro generale. Per non parlare di un altro algoritmo di identificazione e riconoscimento facciale che è in grado di individuare se altre persone sono entrate nella stanza, se ci si è mossi dalla propria postazione, se le condizioni di luce non sono ottimali e se addirittura qualcuno si è sostituito al posto dello studente. Questi software svolgono la funzione cosiddetta di e-proctoring, aggiungendosi come plug-in a sistemi per svolgere gli esami, tipo la piattaforma Moodle. Non c’è quindi bisogno di convertire gli esami scritti in orali e impiegare sistemi per la videoconferenza, cosa che richiederebbe più docenti e assistenti. Quindi -conclude il presidente del Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti– questa soluzione potrebbe essere quella giusta per far sì che gli esami di maturità possano svolgersi (online) con la prova scritta e orale, dipanando una questione che oggi risulta essere confusa, ma che poi non lo è. Basta decidere semplicemente di adottare quello che già altri hanno già messo in atto in modo funzionale, pratico ed immediato, per far espletare finalmente agli studenti le prove solitamente previste dai tradizionali esami di maturità, così come già sperimentato online non solo per le lezioni o le interrogazioni, ma anche per lauree da conseguire.”