"La nostra tecnologia salva vite", così il terzo team dell'hackathon organizzato da Confcooperative

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Un robot in grado di assistere gli anziani, e prevedere l’insorgere di infarti ed altre patologie. Questo, in maniera davvero telegrafica, il cuore del progetto che si è classificato terzo all’evento “I giovani costruiscono la Sicilia”.

Continuiamo la nostra disamina delle start-up che si sono aggiudicate il podio dell’hackathon organizzato da Confcooperative e Federazione Siciliana BCC, in partnership con ICN – Italia Consulting Network e Tree; e quest’oggi descriviamo il progetto portato avanti da Andrea Russo e Clara Anna Rossitto.

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Abbiamo avuto modo di approfondire intervistando telefonicamente i due ideatori della start-up “Terza IT”, pensata specificatamente per andare incontro, grazie alle nuove tecnologie, ai bisogni della comunità della terza età.

Come ci spiega Andrea Russo – dottorando in Sistemi Complessi presso il dipartimento di Fisica e Astronomia:

“Il nostro obiettivo è quello di fornire, tramite la robotica e la computer vision, un supporto psico-fisico agli anziani, in modo tale da poterli assistere nei momenti di difficoltà, prevederne le patologie, e in generale migliorarne le condizioni di vita”.

“A questo scopo abbiamo pensato di creare un robot “umanoide del tipo “pepper”, dotato di IA e computer vision, quindi di dispositivi in grado di analizzare la situazione attuale del proprio “assistito”, monitorandone le condizioni di salute momento per momento”.

“Per fare un esempio concreto sarà possibile, inquadrando il viso della persona, rendersi conto dalla pulsazione di una certa vena o dal colorito dell’incarnato, dell’imminente insorgere di un ictus, di un infarto o di un attacco di panico”.

“Inoltre il robot sarà in grado di rilevare il tasso di monossido di carbonio nell’aria, la presenza di persone indesiderate in casa, oppure la percentuale di rischio di un incendio; tutto ciò appunto per rafforzare l’aspetto della sicurezza a 360° gradi garantito dalla nostra tecnologia”.

E come sottolinea Clara Anna Rossitto – studentessa in Scienze della Comunicazione e Digital Marketing:

“Questo aspetto è importantissimo: la nostra tecnologia salva delle vite. L’idea che abbiamo pensato è studiata per questo scopo, e ogni aspetto che abbiamo aggiunto è volto a migliorare su tutti i fronti questa capacità del robot ”

“Sulla modalità dell’hackathon posso dire che mettere nelle condizioni di poter interagire persone di diversi settori genera delle idee sorprendenti, e l’innovazione parte davvero da qui. Per me era la primissima partecipazione ad un evento di questo tipo, ma ne sono rimasta davvero colpita”.

“Il nostro obiettivo è mantenere, durante le fasi realizzative del progetto, un prezzo accessibile per il robot che proponiamo, in modo tale che questa tecnologia possa essere davvero accessibile a tutti, e in questo modo possa accompagnare ogni singolo anziano, in casa o nelle RSA”.

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