“Smart working” è una delle espressioni che abbiamo imparato a conoscere nel corso di questo 2020, caratterizzato dalla pandemia Covid-19.
Una modalità che come abbiamo scoperto – e come conferma una rilevazione dello SVIMEZ – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno – presenta indubbi vantaggi dal punto di vista della mobilità, della qualità della vita e della possibilità di risparmio, per i lavoratori ma per gli stessi datori di lavoro.
Lo smart working sembrerebbe dunque una sorta di “uovo di Colombo”, capace di risolvere atavici problemi del mercato italiano e internazionale. Ma è davvero così? Oppure esistono variabili da considerare, quando affrontiamo questo discorso?
Ne parliamo nella nuova puntata di “Riserva di Caccia”, condotta come sempre dal nostro Salvatore Bonura. Seguiteci in prima visione questa sera a partire dalle 20.00!