La Sicilia è zona arancione: chiusi bar e ristoranti, non si può uscire dal proprio comune e dalla propria regione

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SICILIA – La Sicilia, insieme alla Puglia, è zona arancione: lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa tenuta questa sera per spiegare le disposizioni del Nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì.

“Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’è l’alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche”, ha detto il premier Conte. “Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”.

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Essere zona arancione significa che bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre: valido l’asporto fino alle 22 o consegna a domicilio. Fanno eccezione a questa regola gli autogrill, i punti di ristoro degli ospedali e gli aeroporti; i centri commerciali dovranno restare chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; didattica a distanza al 100%; capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%); musei e mostre chiusi; chiusi corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie.

I negozi restano aperti. Ma è limitato in queste zone anche «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità». Uscire dal proprio comune, però, è consentito per raggiungere servizi che nel proprio centro di residenza non ci sono.

Palestre e piscine restano chiuse, ma è ancora possibile fare attività individuale all’aperto nel rispetto del distanziamento. Salvi però i centri sportivi. Parrucchieri, barbieri ed estetisti rimangono aperti.

Con il nuovo Dpcm in vigore da venerdì si dovrà compilare l’autocertificazione per gli spostamenti in tutta Italia: in tutto il Paese scatterà il divieto di spostamento alle 22 e, dunque, la necessità di giustificare le proprie uscite sarà necessaria anche nei Comuni inseriti nelle zone gialle, dopo quell’ora. Il modulo, già disponibile sul sito del Viminale (CLICCA QUI PER SCARICARE IL MODULO).

Guardando al resto d’Italia, Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta nell’area rossa. Tutte le altre regioni nell’area gialla, con criticità moderata.

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