"The show MUST go on", il Musco riparte con una stagione di impegno e speranza

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CATANIA – The show MUST go on. Suona come un capolavoro dei Queen la nuova stagione del Must – Musco Teatro di Catania, presentata ieri dal direttore artistico Giuseppe Dipasquale e dalla presidente Valeria Contadino, alla presenza di un folto pubblico di cronisti e stakeholder. A salutare la nuova stagione anche l’Assessore allo Spettacolo della Regione Siciliana Manlio Messina, e l’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Catania Barbara Mirabella.

Lo spettacolo deve continuare, dunque. Mai titolo fu più adatto, nell‘anno folle del Covid-19. Tra i settori più colpiti dalla crisi, proprio il teatro. Che tuttavia, grazie alla pervicacia di artisti, registi, maestranze – e all’affetto degli abbonati – si rimette in piedi per cominciare un nuovo cammino. Anzi, per tornare in scena. In programma  al Must sette spettacoli – quattro comici e popolari, tre a tema sociale – alcuni dei quali recuperati e riadattati dalla stagione precedente. Per venire incontro al pubblico in un momento non semplice, inoltre, saranno previste agevolazioni sui costi e formule agili di pagamento. 

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“Non era scontato ripartire, perché ciò che sta accadendo a livello sanitario è sotto gli occhi di tutti – dice ai microfoni di Hahstag Sicilia il direttore artistico Giuseppe Dipasquale – noi però dobbiamo ragionare in termini di speranza. Programmare significa per noi sperare in una ripresa positiva del teatro siciliano e italiano. Cercheremo di farlo con proposte che vadano incontro al pubblico, con testi popolari e contemporanei che speriamo i nostri abbonati possano apprezzare. Il tutto con una certa accessibilità di prezzi, per rendere lo spettacolo alla portata di tutti”.

“Il teatro ha nelle sue corde la capacità di interpretare le situazioni nuove per capire come andare avanti – prosegue Dipasquale – Quando abbiamo fondato il Must lo abbiamo fatto con questo spirito. Un luogo dove la creatività potesse essere condivisa, e sopratutto un mood che è un modo di essere, di pensare, di agire. Quest’anno abbiamo voluto calare tutto ciò nel detto ‘The show MUST go on’, e metterci dentro questo mood che è anche il nome del nostro teatro. Siamo fiduciosi che lo spettacolo continuerà e che tutti noi riusciremo a superare un momento difficile”.

Una nuova stagione nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, sottolinea Valeria Contadino, presidente del Must. “I locali sono sanificati, sarà applicato il distanziamento, saranno garantite le norme igieniche – spiega l’attrice – vogliamo mettere gli abbonati nelle condizioni migliori per godere di un’offerta perlopiù comica, senza dimenticare il messaggio e naturalmente l’impegno civile. Il teatro è sempre stato un luogo di confronto, aggregazione, crescita delle comunità. Fermarsi avrebbe voluto dire dare un segnale di sfiducia e sconforto. Noi abbiamo voluto esserci e ci saremo, per i nostri abbonati e per tutta la comunità”.

Ad impreziosire l’offerta culturale di questa stagione la collaborazione con una compagnia storica del teatro catanese, La casa di creta – Teatro Argentum Potabile di Steve Cable e Antonella Caldarella. In programma una stagione di drammaturgia contemporanea, ma anche laboratori teatrali e linguistici per i più piccoli: “Il regista giapponese Tadashi Suzuki dice che il teatro è uno spazio di incontro – ricorda Steve Cable – la nostra attività non si esaurisce nella vendita di spettacoli ma prevede anche situazioni educative e pedagogiche. E’ ciò che facciamo con il laboratorio Act now!, che portiamo avanti sin dal 1997. Un’occasione per sperimentare, giocare, raccontarsi in lingua inglese”. 

“La nostra programmazione si interseca molto bene con quella del Must – aggiunge Antonella Caldarella – abbiamo un cartellone in qualche modo pericoloso, sperimentale, che prevede una voglia di conoscere il nuovo. Lo spettatore deve voler andare oltre, vedere cosa succede, senza coltivare false certezze. Ci rendiamo conto che è importantissimo fare teatro pedagogico, sociale. La comunità ne ha assoluto bisogno. E’ ciò che cercheremo di fare, con la fiducia che tutto andrà bene”. 

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