TREMESTIERI ETNEO – “Speculare sulla mia vicenda umana e sanitaria lo trovo di una gravità inaudita”. Così Santo Nicosia, candidato sindaco a Tremestieri Etneo, che nei giorni scorsi con un gesto di grande onestà ha comunicato di essere risultato positivo al Coronavirus.
“Non avrei mai pensato che l’attuale sindaco – spiega Nicosia – ne avesse approfittato per ottenere visibilità e consenso elettorale. Voglio precisare, per chiarezza, che sono stato io ad attivarmi, informando immediatamente l’Asp e successivamente l’assessorato regionale alla salute. Ho chiesto sin da subito, a tutela delle persone, che si attivasse un punto mobile (allestito ieri) per effettuare i tamponi veloci a quanti avevano avuto contatti ‘ravvicinati’ con me. Peraltro, nell’immediato e in un laboratorio privato, mi sono premurato di sottoporre al test del tampone i miei collaboratori più stretti oltre che i miei famigliari. Tutti risultati negativi. E quanti stamane hanno fatto il test, quasi 50, sono risultati negativi. E questa è una bellissima notizia. Stamane, però, a Tremestieri Etneo, ritardi e organizzazione a parte, si è assistito ad una scena indecente. Il sindaco senza mascherina appiccicato ai sanitari che rilasciava interviste televisive, coordinava le operazioni, si intratteneva con i presenti con comizi improvvisati.
Aggiungo: non capisco la ragione per la quale intorno alle 14 sono stati chiusi i cancelli e si è provveduto a far fare i tamponi esclusivamente ai dipendenti comunali. Insomma: si è approfittato della vicenda per ‘regalare’ tamponi gratuiti.
C’è di più, attraverso la pagina istituzionale del comune ha annunciato che i tamponi proseguiranno anche oggi, quasi fosse un ‘dono’ da campagna elettorale ai tremestieresi. Mi duole dirlo, ma evidentemente non si è capita la delicatezza della vicenda. Da un rappresentate delle istituzioni non mi sarei mai aspettato questo comportamento. La vicenda, inoltre, è anche amplificata attraverso sostenitori compiacenti che non perdono occasione, anche sui social, per mettere in cattiva luce me e il gruppo politico che mi sostiene. Anche questo è un comportamento vergognoso.
In questi primi giorni di quarantena ho molto riflettuto. Ho anche ricostruito il momento del mio contagio, avvenuto a fine agosto dopo un incontro con un candidato al consiglio comunale di San Giovanni la Punta. Quest’ultimo, contrariamente a quello che ho fatto io, non ha ritenuto necessario rendere pubblico il suo contagio. Ad oggi risulta ancora positivo, dopo un periodo trascorso in ospedale.
Per quanto mi riguarda la mia ‘denuncia’ pubblica la rifarei non una ma mille volte. Per me l’onesta e la trasparenza hanno assoluta priorità. Ringrazio di cuore le centinaia di persone che hanno voluto manifestarmi stima e affetto. Un grazie va anche al mio gruppo di lavoro che continua a sostenermi e ai candidati che non si sono risparmiati e che proseguono questa campagna elettorale. Le mie condizioni di salute sono buone, sono fiducioso e sono certo che andrà tutto bene”.