Mineo, gli ex lavoratori CARA al Ministro Lamorgese: "Riaprirlo farebbe risparmiare lo Stato"

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MINEO (CATANIA) – “Egregio Signor Ministro Luciana Lamorgese, di fronte ad una nuova emergenza umanitaria si cercano soluzioni, spesso anche assai improbabili, quando invece la soluzione è già pronta. Per accogliere i migranti esiste già il CARA di Mineo: basta solo riattivarlo“.

Lo scrivono, in una missiva indirizzata al Guardasigilli, cinquantanove ex lavoratori del centro di accoglienza del calatino, chiuso nel 2019. “Oltre alla struttura – ricordano i firmatari della lettera-appello – c’è un patrimonio immateriale fatto di professionalità e competenze, espresso da centinaia di ex dipendenti, operatori sociali e professionisti dell’accoglienza. Al Governo italiano costa di più noleggiare le navi che rilocare la struttura di contrada Cucinella“.

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“Riaprire il CARA di Mineo farebbe risparmiare lo Stato – proseguono i firmatari – e poi restituirebbe un’occupazione a diverse centinaia di lavoratori, espulsi dal mercato del lavoro non perché inutili, ma solo perché alla politica serviva presentare uno ‘scalpo’. Si è costruito consenso mediatico togliendo il lavoro alle persone. Oggi, con un adeguato dispiegamento delle forze dell’ordine e dell’Esercito, si può organizzare l’accoglienza dei migranti in quarantena presso il CARA di Mineo, garantendo sicurezza sia ai lavoratori che a tutti i cittadini”.

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