Sicilia, contagi in calo. Musumeci: quarantena per rientri da Spagna, Grecia e Malta

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PALERMO – Cala il numero di nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia. Dopo la giornata di ieri, che aveva visto l’isola al primo posto in Italia per nuovi contagi – ben 89, la maggior parte dei quali migranti – sono 29 i casi registrati oggi nella nostra Regione. Dall’inizio della pandemia sono 3603 i casi verificati sull’isola, di cui 562 ancora attivi.

Se in Sicilia scendono considerevolmente i nuovi positivi, i numeri crescono nel resto d’Italia. Sono 481 i casi riscontrati nelle ultime ventiquattrore, su 52.658 tamponi. Dieci le persone scomparse. Ieri i contagiati erano stati 412, ma con soli 40.642 tamponi. Nessuna preoccupazione particolare per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva, in crescita di quattro unità (53), e dei ricoverati con sintomi, in diminuzione di ventidue unità (779).

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Situazione sotto controllo, insomma, sebbene l’incremento dei contagi sia costante da diversi giorni. A preoccupare sono sopratutto i casi d’importazione legati all’arrivo di migranti – di ieri l’allarme lanciato dall’Assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza sugli ospiti dell’hotspot di Pozzallo, nel ragusano – ma anche dei nostri connazionali di ritorno dalle vacanze all’estero.

Proprio in questo senso va la nuova ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha stabilito a partire dal 14 agosto la quarantena domiciliare per due settimane per i siciliani di ritorno da Grecia, Malta e Spagna. Gli interessati dovranno  registrarsi sul sito siciliacoronavirus.it e rimanere in quarantena prima di sottoporsi a tampone.

I non residenti provenienti dagli stessi paesi, inoltre, dovranno registrarsi sul sito siciliasicura.com e utilizzare la WebApp collegata per mettersi in contatto con il Servizio Sanitario regionale. Resta obbligatorio l’uso della mascherina in luoghi pubblici e privati, anche all’aperto, quando non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale. 

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