MESSINA – E’ di Viviana Parisi il cadavere trovato nel pomeriggio nei boschi attorno a Caronia. Secondo quanto si apprende da fonti investigative la conferma è arrivata dalla fede che la donna aveva al dito e dalle scarpe indossate. Ancora nessuna traccia del piccolo Gioele che era con la mamma al momento della scomparsa. Il corpo è stato portato via. Sarà eseguito sia l’esame del dna che l’autopsia.
I vigili del fuoco stanno continuando le ricerche del piccolo Giole, il bambino scomparso con la madre il 3 agosto scorso, dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana Parisi. Il corpo è stato trovato nei boschi di Caronia, a 500 metri dall’autostrada. Gli investigatori vogliono appurare cosa abbia fatto la donna nei venti minuti trascorsi tra la sua uscita nel casello autostradale di Sant’Agata di Militello e il suo rientro in autostrada. La speranza è che la donna abbia affidato il bambino a qualcuno. Accanto a questo filo di speranza vi è però anche la terribile ipotesi che il bambino sia morto e il suo corpo sia stato fatto a pezzi dai cinghiali. Il medico legale, infatti, ipotizza che Viviana Parisi sia morta lo stesso giorno della scomparsa e che il suo corpo oltre al deperimento per cause naturali e climatiche sia stato sfigurato da animali selvatici.
Le speranze di ritrovare viva la dj Viviana Parisi, la 43 anni originaria di Torino scomparsa insieme al figlio Gioiele di 4 anni sei giorni fa, si sono infrante sul cadavere di una donna trovato nel pomeriggio nei boschi di Caronia, in provincia di Messina. Il corpo, irriconoscibile e in stato di decomposizione, indossa un paio di pantaloncini jeans, una maglietta e un paio di scarpe bianche: una era al piede l’altra è stata trovata vicino al cadavere che giaceva bocconi tra gli alberi di una boscaglia non molto distante dal punto dell’autostrada A20 da cui Viviana si è allontanata.
Nessuna segno invece al momento che nella zona possa esserci anche il bambino. Soccorritori e investigatori stanno setacciando i boschi ma del piccolo Gioele non c’è alcuna traccia Le ricerche sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari che proseguiranno per tutta la notte. L’area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari. Le esplorazioni si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana ha avuto il lieve incidente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa. I vigli del fuoco hanno seguito le sue tracce per alcune centinaia di metri. La logica avrebbe voluto che Parisi imboccasse un varco sul lato destro della carreggiata. Invece, la posizione del cadavere indica che abbia lasciato a piedi l’autostrada scavalcando il guard rail a sinistra. Da qui si sarebbe allontanata per alcune centinaia di metri prima di trovare la morte nella boscaglia vicina. Gli operai sostengono che era sola (altri dicono che fosse con il figlio). Resta da capire a questo punto dove sia finito Gioele. (Ansa)