SIRACUSA – “È finalmente arrivato un chiarimento fondamentale, atteso da tempo, riguardo al contributo a fondo perduto previsto dal cosiddetto Decreto Rilancio, ad averne diritto sono infatti tutte le imprese e i lavoratori autonomi che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei comuni della provincia di Siracusa, indipendentemente dall’ammontare del fatturato e dei corrispettivi conseguiti nel mese di aprile”.
A renderlo noto è la Cna di Siracusa, attraverso il vicesegretario provinciale Gianpaolo Miceli.
“A specificare questo aspetto – prosegue Miceli – è l’articolo 25, comma 4, del decreto nel quale si legge testualmente che “il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessioni di beni o di prestazione dei servizi. Il predetto contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 nonché ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei comuni colpiti i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19”.
“Questo è proprio il caso dei comuni della provincia – spiega ancora Gianpaolo Miceli – che a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nel 2018 e 2019 sono stati coinvolti nella dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo Nazionale, con diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri”.
“Le richieste possono essere inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 13 agosto prossimo – coclude Miceli – si tratta dunque di un chiarimento chiesto da molti dopo l’indicazione fornita nelle scorse settimane dalla nostra organizzazione a causa della difficile interpretazione del testo ma oggi, leggendo gli atti, appare chiaro ed incontrovertibile che le imprese del territorio hanno diritto a questo contributo dello Stato”.