Confcooperative Sicilia: Gaetano Mancini confermato presidente. Oggi l’assemblea in cui si è parlato delle esigenze delle cooperazione

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SICILIA – 27 mila addetti con un fatturato di 1 miliardo e 200 milioni di euro: è uno dei dati più importanti emerso oggi pomeriggio nel corso dell’assemblea elettiva di Confcooperative. Il presidente regionale uscente Gaetano Mancini, nella sua relazione introduttiva, ha evidenziato come in questi mesi e in questi anni si è sempre lavorato per rispondere alle esigenze dei cooperatori. In questo periodo più che mai avviando un dialogo serrato con il governo regionale e nazionale per aiutare tutti i cooperatori ad affrontare l’emergenza economica legata al Covid-19.

Mancini, nel dare atto di alcune positive norme della legge di stabilità, ha rivolto un appello al governatore della Sicilia Nello Musumeci, che ha partecipato all’assemblea: attivare il Fondo di Garanzia in favore dei cooperatori che vantano crediti con la pubblica amministrazione: “i nostri cooperatori vantano circa 20 milioni di euro che significa creare una economia di circa 240 milioni di euro che verrebbero immessi nel circuito regionale”. Mancini ha poi sollecitato anche lo sblocco dei regolamenti IRCAC per consentire di erogare in maniera più tardi efficace e innovativa il credito alle cooperative.
“Il nostro scopo – ha ribadito Mancini – è quello di operare per creare un ambiente favorevole alle attività: rispondere alle esigenze di queste cooperative significa rispondere alle esigenze, in Sicilia, di circa 100 mila soci, che tradotto significa 300/400 mila persone che lavorano e che orbitano intorno alle cooperative”.
L’assemblea regionale arriva dopo ben 9 assemblee provinciali, 5 fatte in presenza e 4 in videoconferenza durante il periodo di lockdown, seguendo anche le indicazioni di riforma dettate dal presidente nazionale Gardini, anche lui presente alla riunione.
‘Con i giovani verso il futuro’: Mancini ha ribadito anche questo slogan nel suo intervento considerando che molti studi Istat evidenziano come nel giro di qualche anno la Sicilia potrebbe perdere un milione di abitanti per mancanza di possibilità e risorse. “Bisogna intervenire perché non possiamo permettere, noi cooperatori, che ci siano disuguaglianze perché noi siamo per la solidarietà e per la collaborazione e far fuggire i nostri giovani, le nostre migliori risorse è inaccettabile. Non ci spaventano le situazioni difficili e la presenza del presidente Musumeci in assemblea significa attenzione verso la cooperazione e voglia di riscattare questa terra, tutti insieme”.
Attenzione che significa anche consentire l’accesso al credito agevolato: questa un’altra richiesta arrivata a gran voce dall’assemblea.
Concludendo il suo intervento, il presidente Mancini ha voluto ribadire quattro concetti fondamentali che devono essere il punto di riferimento per il lavoro in Sicilia e quindi per la cooperazione: le quattro parole cardine sono Sostenibilità, Innovazione, Partecipazione sociale e Legalità.
“Dobbiamo garantire alle cooperative servizi, sostegno, azioni riformatrici e impegno in nome della coesione”, ha concluso Mancini.
Prendendo la parola, il presidente della Regione Nello Musumeci ha ribadito il supporto del governo alle istanze dei cooperatori: “sono grato a Mancini per aver sottolineato lo spirito di collaborazione che si è creato tra Confcooperative e il governo regionale. Nella nostra regione purtroppo l’individualismo è stato esasperante: per fortuna il contraltare è dato proprio dalla cooperazione alla quale bisogna guardare con grande attenzione e interesse, soprattutto adesso, dopo il grande disastro legato al Coronavirus”
Per questo il governatore Musumeci ha deciso di accogliere la proposta dell’attivazione del Fondo di Garanzia e di favorire il credito agevolato: “Fatta qualche eccezione – ha detto Musumeci – la
maggior parte dei burocrati è abituata male. Ma sarà mia premura aiutare le cooperative ad accedere al credito”. Assicurazioni sono state date da Musumeci anche in merito all’approvazione dei regolamenti IRCAC.
Concludendo, il presidente Musumeci ha sottolineato come serva creare ponti per aiutare la cooperazione e la Sicilia. E di affidarsi ai giovani, come nuova classe dirigente per far crescere la nostra terra: “anche se non sempre ci sono nuove leve pronte”, ha detto Musumeci spostando l’attenzione anche alla questione strettamente politica e regionale.
Ma a proposito di giovani, dobbiamo aiutarli a restare qui, a fare figli perchè l’età media si sta sempre più innalzando. E poi serve attirare l’attenzione del governo nazionale per creare infrastrutture materiali e immateriali: “le merci devono poter girare in questa terra e la nostra terra deve essere un luogo attrattivo”, ha concluso il presidente Musumeci.
Vicinanza al mondo della cooperazione è stata espressa anche dall’assessore regionale all’istruzione e alla formazione Roberto Lagalla: “il mio assessorato ha messo in piedi due misure importanti, una legata all’aggiornamento continuo nell’impresa e l’altro a progetti formativi curati dalle stesse imprese con progetti continuativi per dare sempre più possibilità ai lavoratori e ai giovani”.
Tanti gli interventi politici che si sono susseguiti: a prendere la parola i vicepresidenti dell’assemblea regionale siciliana Angela Foti e Giovanni Di Mauro.
Nel corso dei vari interventi è stata ribadita la necessità di interventi urgenti sia per superare il difficile momento storico ed economico che abbiamo vissuto ma anche per far crescere la cooperazione che assume sempre di più un ruolo cardine nell’economia siciliana.
Al termine dell’assemblea è stato eletto il nuovo consiglio direttivo: confermato alla guida di Confcooperative Sicilia Gaetano Mancini.
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