CATANIA – “Sabato prossimo, a Roma come a Catania, il popolo azzurro sarà in piazza per dare voce all’Italia che non è più rappresentata da un Governo inconcludente e sganciato dalla realtà del Paese. I cittadini vogliono lavoro, investimenti e buonsenso nelle scelte della politica. A loro offriamo la ricetta liberale di Forza Italia, per spezzare le catene di tasse e burocrazia e rimettere in moto il sistema produttivo da nord a sud. Saremo in piazza, inoltre, per schierarci ancora una volta al fianco del presidente Silvio Berlusconi, vittima della più grande persecuzione giudiziaria della storia repubblicana”.
Interviene così Marco Falcone, commissario di Forza Italia a Catania e provincia, presentando la manifestazione del movimento azzurro che si terrà sabato 4 luglio, dalle ore 10, in via Etnea angolo Villa Bellini. L’iniziativa si terrà in contemporanea con “Insieme per l’Italia del lavoro”, la mobilitazione di Forza Italia e degli altri partiti del centrodestra che si terrà a Roma in Piazza del Popolo. Sarà possibile prendere parte alla raccolta firme azzurra per chiedere la nomina di Silvio Berlusconi a senatore a vita. Saranno presenti ai gazebo FI il deputato Ars Alfio Papale, il vicecommissario Massimo Pesce, i coordinatori FI Giovani e Azzurro Donna Lorenzo Ceglie ed Elena Caniglia, sindaci, assessori e consiglieri comunali FI di Catania e provincia.
“La diffusione dell’audio choc sulla sentenza che nel 2013 ha condannato il leader di Forza Italia – prosegue Falcone – è la conferma di quanto avevamo compreso già allora: Berlusconi veniva abbattuto attraverso l’uso politico della giustizia, per fare posto all’occupazione sistematica dei governi da parte della sinistra. Per questo oggi facciamo appello ai catanesi e ai siciliani: con una firma per Berlusconi senatore a vita, daremo voce ai milioni di italiani che chiedono giustizia e rispetto per la democrazia in Italia”.
“Oggi, di fronte a gravissime rivelazioni che riscrivono la storia – aggiunge il portavoce provinciale FI Catania Benedetto Torrisi – abbiamo il dovere di mobilitarci per la riforma della giustizia e per dare forza alla richiesta di un’indagine parlamentare sui fatti fra il 2011 e il 2013. I moderati e liberali di Catania e di questo Paese hanno una grande voglia di riscatto di fronte a quanto accaduto. L’autorevolezza e la rappresentatività della politica devono passare da logiche democratiche, e non da azioni sulle quali occorre fare piena chiarezza”.
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