Aperture domenicali, Filcams Cgil: "Non accettiamo il ricatto delle aziende"

via etnea catania addobbi
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CATANIA – Anche la Filcams Cgil di Catania si dichiara contraria al decreto della Regione Siciliana che autorizza l’apertura domenicale alle aziende del settore commercio e grande distribuzione, e preannuncia specifiche assemblee con i lavoratori.
Il segretario generale della categoria, Davide Foti, segnala con fermezza che “in questo modo si liberalizza di fatto una questione che da anni si cerca di regolarizzare, anche a Catania”.
“Speravamo che gli effetti della pandemia  rendessero  più consapevoli le aziende, e che queste aprissero gli occhi sulla realtà, accogliendo un diverso modo di concepire il commercio ed i servizi. Oggi vince l’Apertura domenicale a tutti i costi, a discapito di migliaia di lavoratrici e lavoratori. La crisi avrebbe dovuto lasciarci in eredità almeno la solidarietà verso chi, in periodo pandemico, ha lavorato duramente garantendo salute e sussistenza. Gli  “angeli” adesso sono ricaduti all’inferno”.
“La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) – continua Foti – durante la crisi generalizzata ha continuato a mietere profitti e ad incrementare fatturato, e anche per questo appare poco onesto che alcuni proprietari locali del settore, accostino la riapertura domenicale a potenziali esuberi e licenziamenti”.
“Le lavoratrici ed i lavoratori di questo settore strategico del Paese e della nostra città – prosegue il segretario generale – al netto di pochi euro donati da questi imprenditori con buoni spesa da usufruire ovviamente nei propri punti vendita, oggi non accettano il ricatto. 
“Anche senza aperture domenicali – conclude Foti – i fatturati per il commercio catanese arrivano e arriveranno, mentre gli affetti e i pezzi di vita privata non si recuperano.
Molte di queste aziende, infine, non applicano il CCNL di competenza per abbassare il costo del lavoro“. Da anni la Filcams Cgil chiede di regolarizzare queste  liberalizzazioni attraverso accordi che non vedano il lavoratore subire torti e perdite.
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