CATANIA – Era una delle decisioni più attese, la riapertura dei ristoranti e dei locali, la sveglia di un vero ritorno alla normalità dopo la crisi sanitaria del coronavirus. Eppure, a oltre una settimana dall’annuncio del premier Giuseppe Conte, quella riapertura è rimasta in gran parte lettera morta.
A Catania, come in altre città italiane, sono molti i ristoratori che hanno scelto di ritardare la partenza. Attività grandi, medie e piccole, alle prese con un mix letale di burocrazia e crisi economica, e con il timore che – almeno in una prima fase – il gioco della riapertura non valga la candela della sopravvivenza. E dopo due mesi di stop, nessuno può permettersi di sbagliare.
Abbiamo deciso di parlarne con alcuni degli interessati: Massimo D’Antoni (Teapot Caffetteria), Federico Bianconi (Vuciata – kitchen market), Antonio Garozzo (Trattoria da Antonio), Marco Timpanaro (Scirocco Sicilian Fish Lab), con i contributi di Tony Ruberto (ristoratore e vicepresidente di CNA Catania) e della psicologa Giulia Patanè. Seguiteci numerosi!
N.B.: Il video si attiverà automaticamente a partire dalle 20.00.