RAGUSA – Nella mattinata di ieri, intorno alle ore 09:55 personale appartenente all’U.P.G.S.P., a seguito di chiamata al numero di emergenza, interveniva in via Paestum poiché era stata segnalata la presenza di un bovino “imbizzarrito” che si aggirava sulla strada ferrata, creando potenziale pericolo per il trasporto ferroviario e per l’incolumità pubblica; giunti sul posto gli Agenti operanti interloquivano con numerosi utenti che, visivamente impauriti e gridando, riferivano che l’animale si era spostato in via Colajanni.
Ivi giunti, accertavano come fossero presenti già operatori dei Vigili del Fuoco nonché della Polizia municipale impegnati nel tentativo di allontanare il bovino dai pedoni. Nonostante le pattuglie cercassero di seguire e di avvisare per tempo gli utenti della strada, l’animale correva sui marciapiedi ove stazionavano le persone in attesa di entrare in alcuni esercizi commerciali, rischiando più volte di travolgerli. Accadeva, anche, che diversi automobilisti, al passaggio mostravano i danni arrecati ai loro autoveicoli dal bovino.
Poco dopo, sul posto sopraggiungevano anche i proprietari dell’animale i quali riferivano come fosse estremamente pericoloso specificando che avevano cercato invano di farlo rientrare nel recinto del macello, sito nella zona industriale di Ragusa, da dove lo stesso si era allontanato dopo aver scavalcato e rotto la recinzione di ferro.
Dopo la corsa ininterrotta dell’animale per le vie del centro senza che potesse essere in alcun modo fermato e considerato che numerosi utenti della strada, in auto ed a piedi, tra cui una bambina ed un operatore ecologico, avevano seriamente rischiato di essere travolti, l’animale entrava all’interno di una traversa di via Giordano Bruno.
Sui luoghi veniva predisposta uno sbarramento, al fine di attendere l’arrivo dei veterinari, ma l’animale dopo pochi minuti riprendeva una corsa sfrenata caricando gli operatori di Polizia in strada costringendoli a ripararsi dietro le autovetture parcheggiate.
Atteso che l’animale, nella circostanza, poneva in imminente pericolo l’incolumità degli operatori e delle persone ivi presenti si decideva di abbatterlo.