CATANIA – Con la ripresa della mobilità, dopo l’allentamento del lockdown, un numero maggiore di persone si sta spostando con i mezzi pubblici. L’intero sistema di trasporto pubblico, secondo l’INAIL, deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta. Ragion per cui, nell’attuale situazione di persistente circolazione di SarsCoV2, è necessario che i passeggeri quando usano i bus, rispettino alcune regole fondamentali per evitare il contagio e proteggere la salute di tutti.
Per tale ragione il DPCM e l’Ordinanza contingibile e urgente n. 18 del 30 aprile 2020 emanata dal Presidente della Regione Siciliana, all’art. 2 recita: “Nei mezzi di trasporto pubblico locale è consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti omologati e, comunque garantendo il rispetto della distanza minima dl un metro tra gli stessi”.
Orbene a Catania negli ultimi giorni hanno aperto molte attività, in ordine temporale le ultime sono state la pescheria e il mercato centrale “a fera do luni”, e pertanto si sta assistendo a una forte domanda di mobilità dei cittadini. Ma a seguito delle norme riportate per evitare il diffondersi del coronavirus gli autobus dell’AMT possono trasportare un numero limitato di persone dalle 8 alle 11 unità. Il tutto aggravato dal servizio ridotto messo in circolazione dall’Azienda Metropolitana Trasporti, 60/70 autobus in servizio giornalmente, dovuto anche alla carenza di personale perché posto in cassa integrazione fino al 13 maggio.
FILT CIGL, FIT CISL fortemente preoccupate per i motivi di ordine pubblico che tutto ciò potrebbe provocare a danno del personale dell’AMT, in data 30 aprile hanno fatto richiesta di convocazione al Sindaco della città di Catania per avere la possibilità in quell’occasione di farlo partecipe delle loro preoccupazioni e fornire allo stesso tempo suggerimenti e valide proposte.
Purtroppo ad oggi non hanno ricevuto nessun invito, e questo lascia le scriventi molto perplessi sul ruolo centrale che dovrebbe ricoprire la carica di Sindaco di una grande città come Catania; è lui il responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza in città. Ma come detto finora ha dimostrato soltanto menefreghismo e disinteresse nei confronti dell’AMT, del suo personale e della cittadinanza.
Ciò costringe le scriventi, nella malaugurata ipotesi di aggressione al personale AMT, di considerare i vertici dell’Amministrazione comunale responsabili per non aver prevenuto il pericolo già segnalato dalle stesse.
FILT CIGL, FIT CISL esprimono grande delusione nei confronti dell’operato dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco, il quale farebbe meglio occuparsi dei veri problemi della città di Catania in modo che la mascherina con i bei colori rosso azzurri la possa utilizzare per il vero scopo e non per coprirsi gli occhi dalla vergogna.