Senatore Francesco Giacobbe (PD): Pesante taglio della regione Calabria alla Consulta dei Calabresi nel Mondo
ROMA – Il bilancio regionale della Calabria 2020-2022 approvato lo scorso 27 aprile ha lasciato appena 100mila euro per l’anno il 2021 e 100mila per il 2022 a favore delle attività per i calabresi nel Mondo.
“Un passo indietro pesante per la Calabria e per i suoi tanti concittadini nel Mondo” – dichiara Francesco Giacobbe – “proprio in questo momento di crisi dove il ruolo dei tanti connazionali all’estero, delle nostre Comunità e dei calabresi nel mondo è di fondamentale importanza per rilanciare il made in Italy e della regione Calabria” -.
Erano programmati e stanziati per l’anno 2020, con delibera della precedente Giunta del 25 ottobre 2019, 300mila euro per il funzionamento della Consulta e per l’esecuzione di 9 progetti. Il nuovo esecutivo ha azzerato ogni iniziativa per il 2020 e ridotto le risorse finanziarie per il 2021 e 2022 a soli euro 100mila.
“Proprio partecipando ad alcune riunioni della Consulta avevo avuto modo di sottolineare il forte impegno dei consultori nel mondo, delle comunità dei calabresi, dei progetti dedicati ai giovani di origine calabresi, alcuni dei quali ho avuto onore di ospitarli in Senato e che li ha visti tornare dall’Australia per un periodo di studio in Calabria – ha continuato Francesco Giacobbe – La giunta regionale con questo atto sta dimostrando poca attenzione al valore e al ruolo delle Comunità dei Calabresi nel Mondo. La recente crisi COVID-19 ci ha dimostrato che oggi più che mai l’umanità ha bisogno di utilizzare in maniera collaborativa tutte le risorse disponibili. Le comunità dei nostri connazionali nel mondo sono una grande risorsa per l’economia italiana, ignorarne il potenziale è una scelta sbagliata e negativa. Al contrario occorre valorizzarle e coinvolgerle. Spero che la giunta regionale possa ravvedersi in questa decisione – conclude il Senatore Giacobbe – e rilanciare l’operato della Consulta perchè il legame che i nostri connazionali nel mondo hanno alla propria Patria e alla propria terra di origine è forte e non può essere dimenticato”.