PALERMO – “Voglio chiedere scusa ai lavoratori che hanno atteso e ancora attendono un sostegno. Mi assumo per intero la responsabilità politica di ciò che è accaduto”. Lo ha detto il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa convocata stamattina insieme all’Assessore alla Famiglia, alle Politiche sociali e al lavoro Antonio Scavone, per fare il punto sui temi della cassa integrazione e sulle risorse ai Comuni destinate all’assistenza alimentare delle famiglie disagiate.
Sul tavolo i ritardi che in questi giorni hanno acceso il dibattito pubblico, tra centinaia di famiglie in attesa di ricevere la cassa integrazione e una macchina burocratica drammaticamente anchilosata. E il Presidente della Regione parte proprio da qui: “Accerterò se ci sia stata condotta dolosa nei ritardi nella corresponsione delle domande – ha detto Musumeci – se questa responsabilità c’è stata, vi assicuro che chi l’ha commessa pagherà. Tolto questo aspetto, sappiamo tutti che la Regione non ha un sistema informatico all’altezza, lo avrà forse tra cinque anni. Molte delle nostre difficoltà vengono da qui”.
Il Presidente ha dato conto delle dimissioni del Direttore del Dipartimento Lavoro Giovanni Vindigni, consegnate ieri dopo giorni di polemiche. “Le abbiamo accettate perché il direttore è responsabile del funzionamento dei suoi uffici – ha sottolineato Musumeci – Ma è tutto il sistema che non funziona, a livello nazionale. Gran parte delle Regioni in Italia stanno soffrendo nell’espletamento delle pratiche della cassa integrazione, perché la procedura è particolarmente complessa. Diciamo che la Sicilia, essendo uscita bene dall’emergenza del coronavirus, diventa la preda preferita degli sciacalli“.
Musumeci snocciola i numeri: “Abbiamo espletato 27.400 pratiche negli ultimi dieci giorni, su un totale di circa 40.000 – ha spiegato – In teoria siamo oltre il 50%, ma in realtà mancano diversi passaggi prima dell’erogazione da parte dell’INPS. Purtroppo bastano piccoli errori perché la piattaforma elettronica respinga le pratiche. Questo perché è stata adottata una piattaforma sbagliata. Per quanto ci riguarda, entro la prossima settimana, continuando con questo passo, potremo completare le pratiche. Stiamo facendo tutto il possibile e siamo ottimisti”.
In chiusura, il Presidente si è soffermato sulla questione dei cento milioni stanziati dalla Regione per venire incontro alle necessità delle famiglie disagiate. Somma che al momento si è vista soltanto in piccola parte: “La Sicilia è stata la prima Regione ad aver compiuto un intervento di questo tipo – ha rivendicato Musumeci – Abbiamo previsto un impegno di cento milioni di euro in piena emergenza, da spalmare nel corso dei mesi, e i primi 30 milioni sono stati presi dal Fondo Sociale Europea. Questo ci ha costretto ad eccessi di burocrazia, ma su 390 Comuni 320 hanno già firmato la convenzione e 297 hanno ricevuto le prime risorse”.