CATANIA – Con assoluta tempestività, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Volante della Questura di Catania ieri mattina hanno proceduto all’arresto (tecnicamente Fermo di indiziato di delitto) nei confronti di un cittadino ghanese, MOUSSA Mohamed, classe 1989, irregolare sul territorio nazionale, responsabile del reato di rapina aggravata.
Il delitto era stato messo a segno poco prima, nel corso della notte, quando la vittima, transitando per la piazza Ottorino Respighi per rientrare a casa dopo il lavoro, era stata affrontata dall’extracomunitario il quale, dopo averlo aggredito alle spalle colpendolo ad una gamba e facendolo cadere a terra, gli si era scagliato contro armato di una bottiglia di vetro, causandogli la rottura di un dente. Il tutto solo per rapinarlo del telefono cellulare.
La vittima, però, tramite un’applicazione installata sul suo cellulare, ha geolocalizzato il telefono, dopodiché ha segnalato quanto accaduto alla Sala Operativa della Questura, tramite linea di emergenza 112 NUE.
Le pantere della Squadra Volante sono state immediatamente inviate dalla Sala Operativa nel luogo che il rapinato ha indicato al telefono e, grazie anche alle descrizioni fornite dall’interlocutore, con intuizione ed esperienza e conoscenza del territorio, i poliziotti, dopo una sopraffina perlustrazione, hanno individuato un uomo di colore che corrispondeva alle fattezze del rapinatore. L’uomo aveva trovato rifugio all’interno di un’utilitaria abbandonata, posteggiata in via Tezzano.
Gli agenti hanno circondato l’Autovettura, fatto scendere in sicurezza il rapinatore, subito controllato colui che è poi stato identificato per il MOUSSA e hanno proceduto alla sua perquisizione personale che è stata estesa anche all’autovettura dove si trovava; a seguito dell’operazione, è stato rinvenuto il telefono rapinato che, nel corso della denuncia sporta dalla vittima, gli è stato riconsegnato.
Il MOUSSA, inoltre, è risultato inottemperante a un decreto di espulsione emesso in data 8 aprile u.s. ed a suo carico sono emersi numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e per resistenza e violenza a p.u. Quindi, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, sussistendo il concreto pericolo di fuga e che lo stesso, essendo senza fissa dimora, potesse rendersi irrintracciabile.
Lo straniero è stato condotto presso il carcere di Piazza Lanza.