SIRACUSA – Regole chiare e sicurezza economica, queste le principali indicazioni emerse dai primi 10 appuntamenti virtuali attivati da CNA Siracusa sui propri canali social attraverso il format “Una diretta al giorno”.
Gli incontri tematici con i rappresentanti di numerosi settori produttivi del territorio appartenenti alla Confederazione, dalla manifattura ai pubblici esercizi fino alla cura della persona comprendendo l’intera filiera turistica, sono stati seguiti da oltre 30mila persone.
“È un coro unanime – commentano Innocenzo Russo e Gianpaolo Miceli, presidente e vicesegretario di CNA Siracusa – rispetto al quale è innegabile la necessità di dover garantire due solidi punti d’appoggio per la ripartenza, la messa in sicurezza economico-finanziaria delle aziende e la determinazione di regole certe e condivise per la riapertura”.
“Occorre dare concretamente risposte alle imprese, la farraginosità e il ritardo con cui si sta gestendo il modello di aiuti alle imprese è inaccettabile – proseguono Russo e Miceli – bonus di bassa entità che ancora non sono arrivati a tutti, cassa integrazione in visibile ritardo così come le regole per l’accesso al credito. Occorre fare di più e presto con sostegni a fondo perduto. Un impegno dal quale ogni livello di governo non si può chiamare fuori. Attendiamo le determinazioni del “Decreto Aprile” e la finanziaria regionale ma se non dovessero arrivare risposte reali non rinunceremo ad alzare con forza il livello della protesta. Siamo stati responsabili ma adesso è tempo di dare risposte”.
E risposte serviranno con celerità anche nella ripartenza. Un altro aspetto che genera unanimità tra le imprese è il bisogno di condividere protocolli e prescrizioni necessari alla fase II, una condizione che determinerà nuove metodologie di lavoro e nuovi costi con i conseguenti nuovi controlli.
“Siamo pronti ad adeguarci e a sensibilizzare anche collaboratori e clienti – concludono Russo e Miceli – ma abbiamo la necessità di conoscere per tempo le nuove prescrizioni a cui dovremo sottoporci, altrimenti ricominciare sarà impossibile. Abbiamo immaginato anche soluzioni e modelli nuovi per questo inevitabile nuovo corso, vogliamo fare la nostra parte ma serve chiarire al più presto le regole, così da ricominciare a dare fiato al Paese come abbiamo sempre fatto in questi anni”.