BRONTE – Il Comune di Bronte chiude l’iter e pubblica i numeri dei buoni spesa. Complessivamente sono state 380 le domande ammesse per un totale di investimento pari a ben 116.650 euro.
Ma ai 380 beneficiari se ne potranno presto aggiungere altri 23. Si tratta, infatti, di quelle famiglie le cui domande non sono state ammesse per carenza di documentazione. Costoro, infatti, potranno integrare le domande e rientrare fra gli aventi diritto.
Il numero dei beneficiari, comunque, è destinato ancora ad aumentare. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, infatti, ha deciso di riaprire i termini di presentazione delle domande.
“Siamo riusciti ad assecondare tutte le richieste. – spiega l’assessore alla solidarietà sociale Cristina Castiglione – Poiché però sono rimaste delle somme abbiamo pensato di riaprire i termini, permettendo a quei nuclei familiari che non hanno già presentato domanda di partecipare”.
“Il buono spesa – aggiunge il sindaco Graziano Calanna – ha un valore di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare. Inoltre, tutte le famiglie con uno o più componenti che soffrono purtroppo di patologie per cui è necessario l’acquisto di prodotti aproteici o senza glutine, avranno a disposizione un secondo buono spesa di 50 euro. E’ ovvio – aggiunge Calanna – che con il buono spesa non è possibile comprare alcolici, tabacchi o biglietti di varie lotterie. Gli Uffici dei Servizi sociali, nell’individuare la platea dei beneficiari, sanno bene che il buono spesa è esclusivamente rivolto a quelle famiglie che a causa dell’emergenza covid oggi si trovano, purtroppo, in difficoltà”.
E il buono spesa a Bronte sarà ricordato anche per il metodo “smart” con cui è stato consegnato ai cittadini. Molti, infatti, lo hanno ricevuto direttamente sul proprio smartphone grazie alla “App” del Comune di Bronte “Municipium”: “Chi nella domanda ha inserito l’e-mail riceverà al proprio indirizzo elettronico le credenziali e potrà utilizzare il buono mediante la “App”. Basterà recarsi con lo smarthpone negli esercizi commerciali ed utilizzare il buono. Chi però non è avvezzo ai sistemi informatici non deve avere timore – conclude il sindaco – perché sarà contattato dai funzionari dei Servizi sociali e riceverà il buono cartaceo”.