CATANIA – Il 168° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato cade in un momento particolarissimo, per l’Italia e per il mondo intero: un periodo in cui ogni attività è sospesa e il silenzio domina la solitudine delle nostre strade. Ed è per questo che, contrariamente alle tradizionali cerimonie, momento di vicinanza ai cittadini, questo giorno verrà celebrato unicamente con la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in memoria dei caduti della Polizia di Stato, alle ore 10.00 presso la sala d’accesso alla Questura, alla sola e unica presenza del Questore Mario Della Cioppa e del Prefetto Claudio Sammartino.
Tuttavia, anche nelle situazioni di massima emergenza come quella della terribile pandemia che stiamo vivendo, le donne e gli uomini della Polizia di Stato rimangono al loro posto, partecipando, anzi, in maniera preponderante a quelle azioni di salvaguardia della salute di tutti i cittadini che, confrontandosi con un nemico invisibile, spesso non hanno la percezione del pericolo che essi stessi rappresentano quale veicolo di contagio.
In queste occasioni, soprattutto in queste occasioni, alla necessaria fermezza si affianca lo spirito di umanità e di comprensione degli uomini in divisa i quali sono, prima di tutto, cittadini. E come cittadini comprendono i bisogni, le paure e le incertezze che un evento mai visto prima, almeno in queste proporzioni, può generare nella gente.
Il 168° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato arriva, però, anche al culmine di una brillante campagna di contrasto, inaugurata dal Questore dott. Mario Della Cioppa, non soltanto alla criminalità diffusa, ma anche a quel sottobosco di piccole e grandi illegalità che nel loro complesso s’intrecciano in un fitto ordito che si frappone a una più elevata qualità della vita e alla serenità di ogni cittadino.
Dallo scorso mese di luglio, infatti, è stata intrapresa una nuova strategia che, nella più ampia ottica del controllo del territorio con nuovi dispositivi operativi, ha visto delle metodologie tematiche d’impegno, per combattere fenomeni illeciti talmente diffusi nel territorio etneo da esser divenuti consuetudine di molti.
Parliamo, anzitutto, dell’uso del casco protettivo per la guida dei motocicli: vessillo urlante della poca attenzione per leggi e regole, ogni persona che sfrecciava per le vie di Catania a bordo del proprio veicolo senza usare il casco ha rappresentato una sfida che il Questore Della Cioppa ha, può ben dirsi, vinto con 1.327 contestazioni e sanzioni ai sensi del Codice della Strada, riducendo il fenomeno a rari casi in cui pochi, ostinati, risaltano come “fuori posto”. Ed ecco che lo scopo è raggiunto: guidare senza casco non è più regola, ma rara eccezione che viene più facilmente individuata e perseguita. E, soprattutto, come tale percepita, da tutti.
Come da tutti è stato percepito l’essere “fuori posto” dei numerosi “taglieggiatori urbani” che popolavano le nostre strade: i posteggiatori abusivi.
Entrato nel target dei fenomeni negativi da debellare, quello dei posteggiatori abusivi affliggeva la città di Catania anche grazie, talvolta, al connivente atteggiamento di taluni automobilisti, pochi, per la verità, i quali trovavano più comodo affidare a queste inquietanti presenze le chiavi del loro veicolo, senza curarsi di altro: un modo come un altro di trovare posteggio in una città in cui il traffico cittadino rende tale impresa oltremodo difficile. Il risvolto della medaglia era, però, l’ingiusta imposizione di un balzello che il posteggiatore abusivo pretendeva da ogni utente della strada che avesse voluto fruire dello spazio pubblico per posteggiare la propria vettura: una vera e propria vessazione che, in casi estremi, sfociava nel grave reato di estorsione.
Anche in questo caso, la sfida (e tale è stata, atteso l’atteggiamento di questi soggetti i quali, seppur previamente e continuamente avvisati, hanno perseverato nella loro condotta illegale) ha visto il favore per gli uomini della Polizia di Stato: 240 posteggiatori abusivi, infatti, sono stati sanzionati, 102 sono stati denunciati ai sensi dell’art. 7 co. 15 bis del Codice della Strada perché recidivi e ben 48 di essi sono stati destinatari di Avviso Orale emesso dal Questore di Catania. È, questa, una svolta nella lotta a tale odioso fenomeno perché, con l’introduzione della fattispecie penale per chi viene sanzionato più volte per l’esercizio abusivo di quest’attività, vengono forniti ulteriori e più efficaci strumenti di contrasto che pongono tali eventi su un piano giudiziario, e non più solo amministrativo: i posteggiatori abusivi recidivi commettono un reato passibile di arresto.
Il raggiungimento di tali risultati è stato reso possibile dai nuovi assetti del controllo del territorio che ha comportato l’adozione di nuove strategie d’azione, realizzate nei “Tavoli Tecnici” interforze, presieduti dal Questore di Catania nella sua veste di Autorità di P.S., nei quali vengono tecnicamente concretizzate le modalità di contrasto alle problematiche evidenziate nel corso dei Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura.
Da tale, primo, importante presidio promanano le Ordinanze questorili (che quest’anno si sono contate in numero di 2.438) che impegnano la Polizia di Stato e le altre FF.OO. presenti sul territorio nei nuovi moduli operativi che agiscono per obiettivi, così come individuati all’interno dei citati Tavoli Tecnici, andandosi ad affiancare, e non a sostituirsi, all’incessante controllo del territorio esperito dalle Volanti.
Una maggiore presenza, quindi, che ha portato a 1.185 arresti dal 10 marzo 2019 al 31 marzo 2020.
Sono aumentate, nel complesso, le persone identificate: sono 940.194 dal 10 marzo 2019 al 31 marzo 2020, contro le 720.080 del periodo precedente ed è parimenti cresciuto il numero dei veicoli controllati che da 89.316 sale a 139.342.
Ciò grazie anche a un’innovativa tattica d’impegno delle risorse della Polizia di Stato che ha preso il nome di “Operazione Ampio Raggio” che ha avuto come obiettivo il peculiare controllo del territorio in aree nelle quali si sono manifestate determinate fenomenologie criminali o d’illegalità diffusa: zone rivierasche in estate, territori rurali e/o a vocazione artigianale nei comuni della zona metropolitana e aree del territorio cittadino. La particolarità di tali controlli risiede nella sincronia dei movimenti dell’intero impianto operativo, in modo tale da calibrarne l’efficacia, rendendone misurabile l’impatto sul territorio. Prezioso strumento di controllo e ausilio, l’elicottero della Polizia di Stato ha costituito, specie in ambito extraurbano, un utilissimo plus.
Al calo generalizzato delle fattispecie di reato più frequenti (rapine -8%; furti -16%; estorsioni -8%; usura -71%; reati attinenti gli stupefacenti -30%), si affianca la crescita dell’attività di contrasto che, tra persone denunciate e arrestate, sale dell’11%, sempre nel periodo di osservazione che va dal 10 marzo 2019 al 31 marzo 2020, con 1.185 arresti e 3.903 denunciati in stato di libertà.
Protagonista, quindi, anche l’attività investigativa e di repressione di rilevanti crimini, con in primo piano la lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso che ha portato a 14 imponenti ed eclatanti operazioni di polizia giudiziaria contro le consorterie mafiose, grazie alle quali sono stati arrestate ben 581 persone gravitanti in questa realtà criminale, tra le quali ben 160 per associazione a delinquere di stampo mafioso nei riguardi delle maggiori organizzazioni mafiose locali e 4 latitanti catturati. Su questo fronte la Questura di Catania continuerà con immutato vigore insieme all’elevazione generale del livello di legalità.
Un anno importante, quindi, ricco di innovazioni e di ritrovato vigore nella lotta contro illegalità e criminalità d’ogni genere, uno sforzo che si rinnova ogni giorno, ogni ora; un impegno continuo per il quale il Questore Mario Della Cioppa vuole personalmente esprimere i sensi della sua gratitudine a tutte le donne e a tutti gli uomini della Polizia di Stato di Catania che, tanto sulla strada, quanto negli uffici, hanno saputo “fare squadra” e rendere concreto lo slogan “Esserci sempre” che caratterizza l’operatività della Polizia di Stato.
Dichiarazioni del Questore Mario Della Cioppa
“Quella del 2020 è una Festa della Polizia diversa da tutte le altre, non occorre di certo indicarne i motivi. Ma la Polizia di Stato c’è sempre, fedeli al nostro motto degli ultimi sette anni: Esserci sempre. Come ci siamo sempre da 168 anni, perché tanti sono gli anni dalla nostra fondazione.
Esserci sempre risalta essenzialmente lo spirito della nostra missione: quello di essere sempre al servizio della gente, per garantire sicurezza e, quindi, libertà. In qualsiasi emergenza e in qualsiasi momento, come quello eccezionale attuale.
Ed è per questo che abbiamo scelto di celebrare l’Anniversario della nostra Fondazione anche quest’anno, facendolo virtualmente ma facendolo comunque. Colgo l’occasione per salutare, innanzitutto, tutti i cittadini della provincia di Catania, a iniziare dal primo cittadino Salvo Pogliese, cittadini che serviamo con “Onore e Disciplina”, tutte le Autorità e rappresentanti Istituzionali, in particolare coloro con i quali, condividiamo l’onere e l’onore di garantire la sicurezza e della prevenzione e repressione dei reati, il Prefetto Claudio Sammartino, il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro, i Comandanti dei Carabinieri, Raffaele Covetti, della Guardia di Finanza Raffaele D’Angelo, della Guardia Costiera Giancarlo Russo, dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito. Noi siamo l’avamposto dello Stato sul territorio e a loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti e saluti, ben oltre il dovuto rispetto che ai suoi componenti compete ma anche con il più grande e sincero affetto…. coloro i quali più di tutti condividono quotidianamente con l’Istituzione che rappresento le generali problematiche operative e quelle di ordine e sicurezza pubblica di cui abbiamo la responsabilità, coloro con i quali sentiamo forte e unitario il vincolo di appartenenza, quella Squadra all’interno della quale ricaviamo il significato più profondo di tutto ciò che facciamo ma, allo stesso tempo, anche la forza, l’equilibrio e la giusta determinazione per riempire di contenuti valoriali il senso di responsabilità con cui intendiamo caratterizzare la nostra azione. Noi intendiamo, senza se e senza ma, affermare la legalità in tutti i suoi aspetti, anche con l’obiettivo di coinvolgere in tale percorso tutta la società civile. Solo una netta presa di coscienza collettiva della comunità, infatti, può realizzare concretamente quel cambiamento radicale senza il quale è difficile riuscire a relegare, a confinare le diverse forme di criminalità, inevitabilmente presenti, all’interno di fisiologici limiti di tollerabilità, sradicando loro la capacità di incidere, di condizionare e di opprimere il senso di libertà delle persone che devono avere la forza e lo spirito di adottare comportamenti improntati al rispetto delle regole non perché la loro violazione è sanzionata ma perché è giusto rispettare le regole.
In questa bellissima terra, la sicurezza deve essere costruita non soltanto chirurgicamente attraverso le operazioni di polizia, ma anche alimentando sempre di più quella “rivoluzione” culturale e sociale che costituisce il vero formidabile strumento di contrasto delle mafie e della criminalità organizzata.
Non posso infine non ringraziare in maniera particolare tutti gli oltre 1800 uomini e donne della Polizia di Stato della provincia di Catania e gli appartenenti all’Amministrazione Civile dell’Interno, parte integrante dei nostri servizi amministrativi e operativi. Il positivo rendiconto delle attività della Polizia di Stato nell’anno appena decorso, la qualità dell’azione esercitata sia come singola Istituzione che all’interno dell’intervento di sistema della squadra-Stato si devono solo e semplicemente a loro. Essi sono stati, sono e saranno gli assoluti protagonisti della nostra azione, anche in momenti difficili e complessi come quelli attuali. A essi, continuerò ad offrire per il tempo che avrò l’onore di dirigerli tutta la mia energia nella continua ricerca di metodologie di gestione organizzativa che li rendano sereni e gratificati per quello che fanno, consapevoli dell’importanza della loro funzione.
Un sincero ringraziamento e riconoscenza vanno alle nostre organizzazioni sindacali, per le straordinarie modalità con cui hanno ritenuto di relazionarsi, tali da consentir loro di essere ancora più efficaci nella indispensabile azione sindacale ma, al tempo stesso, di sospingere e di sollecitare costantemente chi dirige a fornire sempre il massimo in tutti quegli aspetti per i quali hanno ricevuto il mandato di rappresentanza. La qualità della loro azione sindacale discende soprattutto da un innegabile dato: essi tutti sono veri poliziotti, oltre che sindacalisti e questo rende la loro azione ancora più di qualità. A tutti loro, a tutti gli uomini e donne della Polizia di Stato ma anche alle donne ed uomini di tutte le altre Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, va il mio più sincero e profondo saluto e rispetto. Soprattutto a loro, a questi uomini e a queste donne che non si tirano mai indietro e che sono sempre presenti al mio fianco, oggi va la mia infinita stima e riconoscenza, con loro, oggi, come Questore della provincia di Catania, desidero condividere il 168esimo Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, con il cuore gonfio di orgoglio e uniti nella nostra comune appartenenza”