CATANIA – Mantenere aperto il dialogo con gli studenti di ogni ordine e grado che ogni anno esplorano e ammirano le riserve naturali per approfondire il proprio percorso didattico e di ricerca. Con questo obiettivo, vista l’emergenza Coronavirus e le scelte del Governo necessarie per contrastare la diffusione COVID-19, il centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania ha lanciato due concorsi di idee: #iorestoacasa e “disegno la mia area naturale protetta” rivolto agli studenti delle scuole primarie e #iorestoacasa e “condivido le foto e i video della mia riserva” rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e studenti universitari.
Col primo concorso di idee – “disegno la mia area naturale protetta” – lo studente della scuola primaria è invitato a immaginare e colorare la sua area naturale protetta con un disegno che può contenere anche frasi, filastrocche e piccoli elaborati.
Il secondo concorso – “condivido le foto e i video della mia riserva” – è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie e universitari che in questi anni hanno visitato le aree protette gestite dal Cutgana e sono in possesso di scatti fotografici e video che vogliono condividere mettendoli in rete.
Gli elaborati – disegni, foto e video – dovranno essere inviati entro il 22 aprile esclusivamente su visite.cutgana@unict.it, i più interessanti verranno inseriti sul sito del Cutgana (www.cutgana.unict.it) e condivisi sui canali social del centro universitario.
I regolamenti sono disponibili sul sito www.cutgana.unict.it
«La scuola non è solo scambio culturale e formazione delle nuove generazioni, ma è anche luogo di relazioni, educa le persone a entrare in sintonia con gli altri e con le bellezze del mondo – spiega Emilia Musumeci, responsabile del progetto didattico “ScuolAmbiente” del centro universitario -. Il Cutgana da anni lavora al fianco dei dirigenti e dei docenti per sviluppare il senso di appartenenza al proprio territorio e per sensibilizzare tutti al rispetto dei luoghi di impareggiabile bellezza naturalistica, un vero scrigno di biodiversità, tramite percorsi di educazione ambientale come “ScuolAmbiente” che prevedono visite guidate nelle aree protette e “lezioni” nelle classi e all’aperto per gli approfondimenti».
«Adesso è il momento di rimanere a casa. Possiamo ammirare le aree protette tramite i virtual tour – aggiunge la dott.ssa Musumeci – Lo stesso senso di appartenenza che ci lega ai nostri luoghi, ci chiede di fermarci, di restare a casa, ma al tempo stesso continuiamo ad esplorare le nostre emozioni attraverso i ricordi e l’immaginazione, un bellissimo esercizio per scoprire quante sensazioni e momenti gioiosi abbiamo condiviso».