CATANIA – La proposta per consentire l’allaccio alla rete idrica a chi nelle periferie delle città vive in situazione di degrado, agli abitanti di rifugi di fortuna e ai campi Rom, annunciata pochi giorni fa dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Tiziana Drago, sarà presentata ufficialmente con un emendamento al dl Cura Italia.
“Sto sottoponendo al gruppo Senato 5 stelle un emendamento all’Atto Senato (AS) n.1766, proprio in merito alla possibilità di consentire l’uso dell’acqua potabile a tutta la popolazione. Mi auguro che possa essere inserito nella conversione del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18, sulle misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza del COVID-19”, spiega Drago.
“La soluzione che propongo con il mio emendamento è a costo zero. Il DPR 380/01 all’art.48 e l’art.5 della legge 80/14 vietano l’allaccio alla rete idrica alle costruzioni che siano realizzate senza titolo abitativo, senza operare un distinguo tra immobili costruiti a fini speculativi e le baraccopoli, i cosiddetti slum, nonché ai rifugi di fortuna, volumi preesistenti, utilizzati per trovarvi riparo. Variando la norma in senso meno restrittivo si darebbe la possibilità, a chiunque volesse, di avanzare richiesta di allaccio alla rete idrica. Si comprende facilmente, come la mancata possibilità di garantire l’igiene di base ed indispensabile possa rappresentare un ulteriore emergenza nell’emergenza. Parliamo di uomini, donne, bambini, anziani, disabili. Saranno coloro i quali ne siano sprovvisti ad avanzare richiesta di attivazione del servizio e a sostenerne le spese”, aggiunge Drago.
“Non confondiamo la concessione di un ‘diritto inalienabile’ con la legalizzazione di un gap tutto italiano. Non è colpa dei potenziali utenti se ancora abbiamo leggi sull’abusivismo edilizio inadeguate. Una cosa è concedere a tutti la possibilità di lavarsi frequentemente, soprattutto in questo grave momento di emergenza sanitaria legato al fattore pandemico COVID-19, altro è il problema dell’abusivismo edilizio in Italia. Lo dice la stessa Costituzione all’art. 32, risoluzioni delle Nazioni Unite e tutto un mondo di associazioni, movimenti, personalità politiche, studiosi e anche Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog personale oggi”, conclude Drago.