Coronavirus, vertice a Catania: “Individuati ospedali in caso di quarantena. La Sicilia è pronta ma non serve allarmismo”

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CATANIA – “Sospese tutte le gite scolastiche da e per la Sicilia”. È una delle decisioni comunicate dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci al termine del vertice sull’emergenza coronavirus tenutosi oggi pomeriggio al Palaregione di Catania.

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Presenti il capo della Protezione Civile regionale Calogero Foti, il direttore dei Servizi Sanitari Letizia Di Liberti, il presidente dell’Associazione dei Comuni Leoluca Orlando e l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. 

“Siamo chiamati a rispettare un protocollo nazionale, definito dalla Protezione Civile, che esercita un controllo particolare sulle persone in arrivo negli aeroporti e nei porti – ha ricordato Musumeci – Siamo pronti per affrontare una condizione di emergenza, è stato predisposto tutto ciò che il protocollo prevede”.

Il governatore torna anche sul nodo dei migranti, dopo lo sbarco dei 276 ospiti della Ocean Viking avvenuto ieri nel porto di Pozzallo, posti in quarantena all’interno dell’hotspot. “Ho chiesto, se dovessero arrivare altri migranti, che siano tenuti in una condizione di tutela per loro e per il resto della comunità fino a quando non si abbia la certezza di non trovarsi di fronte a persone colpite dalla patologia”, dice Musumeci che auspica che i controlli vengano fatti a bordo delle navi e non a terra.

A proposito poi di controlli in porti, aeroporti e stazioni, il presidente della Regione – che domani parteciperà all’unità di crisi che si terrà a Roma – ha evidenziato che esprimerà al premier le sue perplessità circa i controlli: chi viaggia in treno non viene controllato e molti stanno facendo rientro in Sicilia, provenienti dalle zone gialle, con pullman o auto. Occorre monitorare anche questi ingressi e si auspica, ha detto il presciente della Regione, che si abbia il buon senso di avvisare le autorità.

“Il contagio ha interessato le Regioni del nord, con qualche caso sporadico nel Lazio – conclude il Presidente – Non serve fare allarmismo, bisogna stare all’erta ed essere molto prudenti. Ci troviamo di fronte ad un’epidemia che può dare seri problemi e di fronte alla quale il mondo moderno e progredito alza le braccia”.

L’assessore Razza ha annunciato che sono stati individuati gli ospedali in caso di quarantena: si tratta dei nosocomi militari di Palermo e Messina. L’esponente della giunta ha anche sottolineato che dalla prossima settimana aumenteranno i laboratori che controlleranno i tamponi e saranno in tutto sette, ben cinque in più. Inoltre i tamponi potranno essere eseguiti anche nelle case di persone con sintomi e che verranno creati accessi dedicati nei pronto soccorso perché – nonostante non si debba fare – molti si recano proprio negli ospedali senza chiamare i numeri di riferimento. A proposito di numeri telefonici, la Regione sta istituendo un numero verde per tutte le informazioni.

 

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