Coronavirus, l'Assessore Razza: "In Sicilia nessun caso. Allo studio due aree di quarantena"

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CATANIA – “Da questa mattina, di concerto con il Presidente Musumeci, ho riunito l’unità di Crisi dell’Assessorato alla Salute relativamente al Coronavirus”. Lo ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione Siciliana Ruggero Razza, nel corso di una conferenza stampa convocata stamattina al Palazzo della Regione di Catania.

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“La Regione Siciliana partecipa alla task force nazionale messa in campo dal Governo – ha ricordato Razza – e agli incontri della Protezione Civile, il cui capo è Commissario nazionale per l’emergenza Coronavirus. La riunione di oggi è stata convocata alla luce dei casi registrati in Lombardia e Veneto, che hanno destato preoccupazione in molti cittadini”.

“Una prima decisione l’abbiamo assunta – ha detto il responsabile della Sanità –  La Sicilia chiederà che il Presidente Musumeci venga nominato soggetto attuatore. Questo ci consentirà di avere una visione unitaria degli interventi adottati e di poterci avvalere in maniera più rapida delle prerogative che l’ordinanza pone, tra cui l’acquisto di attrezzature specialistiche”.

“La situazione in Sicilia è seguita con attenzione – ha assicurato Razza – tutti i casi sospetti che sono stati affrontati fino ad oggi nella nostra Regione, l’ultimo ieri nel trapanese, sono stati negativi. La Regione è riuscita ad intervenire con immediatezza all’analisi necessaria con il tampone per il Coronavirus. Ribadiamo che la situazione è sotto controllo ma che i cittadini devono avvalersi delle misure di prevenzione illustrate dal Ministero della Salute”.

“Stiamo lavorando per individuare, nella eventuale necessità di casi di quarantena, due aree dove poter allocare i cittadini, una in Sicilia orientale e una Sicilia occidentale – ha annunciato l’Assessore – Ci siamo occupati anche delle aree di sbarco degli immigrati, Pozzallo, Messina e Lampedusa, che devono essere ulteriormente attenzionate”.

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