CATANIA – Domani mattina, sabato 8 febbraio alle 9, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si svolgerà una giornata interdisciplinare di studi in memoria di Monsignor Gaetano Zito, dal titolo “Iulia Florentina e i martiri catanesi”, promossa dal dipartimento di Scienze della Formazione con il patrocinio del Comitato per la festa di Sant’Agata.
La piccola Iulia Florentina, nata a Hybla (l’attuale Paternò) negli ultimi decenni del III secolo dopo Cristo, morì a poco più di 18 mesi, subito dopo essere stata battezzata. Il padre la trasportò a Catania per farla inumare “vicino alle tombe dei martiri”, e fece porre sul sepolcro della bambina un’epigrafe funeraria che fu ritrovata nel 1730 nella zona tra le odierne via Androne e via Dottor Consoli ed è attualmente conservata al Museo del Louvre.
L’iscrizione rappresenta un documento fondamentale per lo studio delle prime comunità cristiane in Sicilia, anche perché fa ipotizzare che proprio in questa necropoli extraurbana abbiano trovato il loro primo luogo di sepoltura e di culto i santi patroni Agata ed Euplio, morti rispettivamente nel 251 e nel 304 d.C.
I lavori si apriranno con i saluti istituzionali del rettore Francesco Priolo, dell’arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina, della direttrice del dipartimento di Scienze della Formazione Rosa Loredana Cardullo, della soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Catania Rosalba Panvini, della direttrice del Parco archeologico e paesaggistico di Catania Gioconda Lamagna, della direttrice del Museo civico Castello Ursino Valentina Noto, del presidente del Comitato per la festa di Sant’Agata Riccardo Tomasello, e della responsabile culturale del Comitato Fulvia Caffo.
A seguire gli interventi dei docenti Teresa Sardella (“Catania, la Sicilia e le origini del cristianesimo: problemi e testimonianze”), Dario Palermo (“Il cimitero scomparso. Le necropoli di Catania antica”), Cristina Soraci (“Il luogo di sepoltura di Iulia Florentina”) ed Elena Frasca (“L’epigrafe di Iulia Florentina dalla Sicilia alla Francia”).
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, si terrà la sessione pomeridiana con le relazioni dei docenti Vittorio Rizzone (“L’iscrizione di Iulia Florentina: peculiarità linguistiche ed epigrafiche”), Martino Ruggieri (“La morte di Iulia Florentina: ipotesi diagnostiche”), Elena Commodari (“Iulia Florentina e la mors acerba: tra rappresentazioni e vissuti. Il punto di vista psicologico”) e Teresa Di Blasi (“Sant’Agata segreta. L’epigrafe ritrovata”).