TERMINI IMERESE – Cambiamenti climatici e inquinamento, questi saranno gli argomenti principali del ciclo di incontri dal titolo “salvAmare”, un momento per riflettere con gli studenti delle scuole termitane su un tema cha attanaglia l’intero pianeta ormai da decenni.
In particolare, si soffermerà l’attenzione sulla video inchiesta “Fiumi di percolato”, realizzata dal giornalista Mario Catalano e l’operatore Vincenzo Pizzuto, finalista dell’ottava edizione del prestigioso Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione, Rai e Otto per Mille della Chiesa Valdese. Dal lavoro dei due giovani termitani è emerso un quadro preoccupante: un tratto di costa altamente inquinato. Valori di mercurio e arsenico dieci volte i limiti massimi stabiliti dalla legge. Un ex operaio che ha deciso di raccontare ciò che sarebbe successo dentro una fabbrica. Alto tasso di tumori nel territorio. Per l’Arpa tutto è nella norma, nel frattempo, aumentano le denunce della politica, titolari di aziende e residenti della zona.
Cinque saranno gli appuntamenti in programma che coinvolgeranno due scuole medie e tre superiori termitane: si inizierà venerdì 7 febbraio al liceo scientifico “Nicolò Palmeri”, martedì 11 febbraio appuntamento alla scuola media “Tisia d’Imera”, giovedì 12 febbraio all’istituto “Steno”, venerdì 14 febbraio si continuerà al liceo classico “Gregorio Ugdulena”, ultimo appuntamento lunedì 17 febbraio alla scuola media “Balsamo – Pandolfini”
Durante gli incontri saranno presenti: Mario Catalano e Vincenzo Pizzuto (autori della video inchiesta “Fiumi di percolato”), Agostino Moscato (presidente del Circolo L’Aquilone Legambiente di Termini Imerese), Giuseppe Di Maio (Presidente Movimento Mare Nostrum) e Giuseppe Purpi (Presidente associazione l’Arca).
Concluso il ciclo di incontri, seguirà una manifestazione venerdì 28 febbraio in piazza Duomo (Termini Imerese).
«La video inchiesta “Fiumi di percolato” entrerà nelle scuole medie e superiori di Termini Imerese. Ringrazio – commenta Mario Catalano – i dirigenti scolastici che hanno da subito abbracciato l’iniziativa. Sono davvero felice che il mio secondo progetto #savetheseaterminiimerese sta iniziando a decollare. La città imerese, nel corso degli ultimi anni, è stata deturpata e questo è il risultato. Da giornalista – conclude il giovane termitano – continuerò a raccontare quello che accade in una delle zone industriali più abbandonate della nostra Sicilia».
«Ho sempre sostenuto che un cambio di marcia, una rivoluzione culturale e sociale della nostra città, della nostra terra, non può non partire e rivolgersi innanzitutto ai nostri ragazzi, il vero nostro futuro – aggiunge Giuseppe Di Maio – Cittadini di oggi ma sopratutto di domani, che possono, se sensibilizzati, se aiutati, se resi partecipi, ribaltare il modo di essere, di pensare e di agire di una città abbandonata a se stessa. Ed è per questo – ha aggiunto – che in collaborazione con chi sta dando tutto se stesso per far diventare il nostro ambiente e la nostra salute ago della bussola di ogni scelta, incontreremo tutte le scuole del territorio, e ci uniremo in una grande e unica manifestazione che mostri con forza questa volontà univoca».