CATANIA – Nella giornata di venerdì, la Digos della Questura di Catania ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania il giovane M.B., cl’ 99 , per il reato di danneggiamento aggravato che prevede la reclusione da tre mesi ad un anno e la multa da 1.000 a 3.000 euro.
Nello specifico, sin dalle prime ore del mattino, numerose facciate di palazzi antichi, di una chiesa e pannelli di vario tipo, presenti su un lungo tratto di Via Etnea apparivano vergate da scritte tutte di colore rosso che ne deturpavano l’immagine, suscitando sgomento nei cittadini, anche in relazione alle festività agatine. Partendo da piazza Università, su cui il maxischermo si presentava danneggiato, e risalendo oltre la piazza Stesicoro, le scritte rilevate erano in buona parte a chiaro sfondo politico, accompagnate in taluni casi dalla A stellata tipica dell’anarchismo e finalizzate a lanciare dei messaggi, principalmente sulla campagna antimilitarista, sull’immigrazione e sulla visione dell’essere umano al giorno d’oggi.
Particolarmente vistosa appariva la scritta vergata sulla facciata della Chiesa dei Minoriti, ovvero “Libertà l’ho vista svegliarsi ogni volta che ho creato”. Le altre riportavano le seguenti frasi e slogan, alcune facendo riferimento ai cpr, acronimo di centri per il rimpatrio degli immigrati irregolari, “NO CPR”, “BASTA GUERRE BASTA SFRUTTAMENTO SIAMO ARTE VOGLIAM DIVERTIMENTO”, “I CPR UCCIDONO”, “NO MUOS 11-4-20 RIOT”, “CI LASCIANO SOLO LA LIBERTA’ DI COMPRARE!”, “NO MUOS NO SIGONELLA”, “QUESTO SISTEMA TOGLIE OGNI LIBERTA’”, “TROVA TE STESSO NON UN LAVORO DI MERDA”, “SII L’ARTISTA CHE E’ IN TE NON IL PEZZO ULTIMO DEL SISTEMA CHE TI REPRIME”.
A seguito di attività info investigativa e grazie alla spiccata conoscenza degli ambienti dove gravitano i soggetti in questione, i poliziotti della Digos focalizzavano la propria attenzione sul comportamento circospetto in ora notturna di un giovane.
Nel proseguo dell’articolato lavoro di ricostruzione di orari e movimenti compiuti dallo stesso, si riusciva a risalire al percorso compiuto, allargato anche alla Piazza Teatro Massimo e vie limitrofe ove venivano scoperte ulteriori scritte. Grazie agli elementi investigativi raccolti la Digos ha proceduto ad effettuare mirate perquisizione che hanno poi consentito di confermare quanto ipotizzato. E così le ricerche dell’autore dei citati danneggiamenti si concludevano con il rintraccio di un giovane che sin dal primo momento ammetteva i fatti compiuti; all’interno dell’abitazione i poliziotti rintracciavano elementi indiscutibilmente utili a provare la responsabilità dello stesso.
Dopo esser stato fotosegnalato, M.B. veniva condotto negli uffici della DIGOS e qui denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato per aver deturpato immobili siti nel centro storico ed un luogo di culto.
A seguito dei gravi e numerosi danni è stato necessario un intervento di pulizia per il ripristino di quanto deturpato, che ha comportato consistenti esborsi economici per l’amministrazione. Per tale ragione dovrà rispondere anche del risarcimento danni per il deturpamento ad un edificio storico.
Il Questore in relazione a quanto è emerso procederà all’emissione del provvedimento di Avviso Orale nei confronti del giovane.
POGLIESE: “RISARCISCA I DANNI” – Il sindaco Salvo Pogliese ha espresso il più vivo compiacimento e apprezzamento al Questore per l’azionE della della Digos che ha prontamente individuato l’autore, due notti addietro, delle scritte sui muri di via Etnea e di numerosi monumenti cittadini. Proprio ieri la Multiservizi, con due squadre di operatori, ha completato il lavoro di cancellazione delle scritte imbrattanti, dopo essere entrata prontamente in azione su disposizione del primo cittadino, per rimuovere con immediatezza le deturpazioni causati dai gravi atti di vandalismo .
Il sindaco Salvo Pogliese, ha inoltre reso noto che il Comune si costituirà parte civile nell’eventuale processo e chiederà il risarcimento dei danni causati alla collettività per il costo del lavoro prestato dagli operatori della partecipata comunale.