ROMA – È la congruità degli aumenti dei noli marittimi e la ricaduta inevitabile sui costi sostenuti dagli autotrasportatori, in particolare nelle tratte da e alle regioni peninsulari e insulari, al centro dell’interrogazione urgente depositata stamattina, cofirmatario l’on. Luciano Cantone, alla quale il ministro a Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli risponderà in Aula questo venerdì.
“L’interpellanza urgente – spiega Cantone, membro della Commissione trasporti – si è resa necessaria anche in vista del nuovo fermo di cinque giorni annunciato a metà febbraio da parte degli autotrasportatori e in assenza di nuove comunicazioni in merito alla convocazione al Mit da parte dei rappresentanti delle regioni Sicilia e Sardegna, le isole più penalizzate”.
“Il 1 gennaio – sottolinea Cantone – sono entrate in vigore le nuove norme della Convenzione internazionale Marpol dell’International Maritime Organization (Imo), cioè l’Agenzia marittima delle Nazioni Unite, che obbligano a utilizzare a livello mondiale carburanti navali con un contenuto di zolfo inferiore allo 0,5% m/m allo scopo di migliorare la qualità dell’aria e diminuire drasticamente l’inquinamento ambientale prodotto dalle navi commerciali, che oggi utilizzano combustibile con tenore di zolfo al 3,5%. Fermo restando che la tutela dell’ambiente è un tema imprescindibile – prosegue il deputato grillino – l’aumento dei costi di trasporto del 25% fissato dalle compagnie di navigazione rischia di causare gravi difficoltà non solo agli autotrasportatori, ma anche agli imprenditori isolani con prevedibili aumenti destinati a ripercuotersi anche sul consumatore finale”.
“L’interpellanza urgente – conclude Cantone – intende fare chiarezza sulla congruità degli aumenti posti in essere dalle compagnie di navigazione rispetto ai costi sostenuti per l’adeguamento alla normativa oltre all’opportunità di valutare l’utilizzo di incentivi finalizzati agli investimenti per l’adeguamento delle unità navali al fine di ridurre al massimo le ricadute sia sui costi dell’import/export sia sui produttori e consumatori finali”.