CALTAISSETTA – Il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta si prepara a una due giorni in compagnia di uno dei drammaturghi siciliani più apprezzati del momento: Rosario Palazzolo.
Dell’autore palermitano, che è anche scrittore, regista e attore, sarà messo in scena venerdì 31 gennaio alle ore 21 per la stagione organizzata e impaginata dall’Amministrazione comunale, il fortunato “L’ammazzatore”, spettacolo diretto da Giuseppe Cutino che vede in scena lo stesso Palazzolo al fianco dell’attore sancataldese Salvatore Nicotra.
Lo spettacolo, che nasce dall’incontro tra il drammaturgo Rosario Palazzolo e il regista Giuseppe Cutino, non è una storia di mafia, ma una storia minuscola di un uomo minuscolo capace di pensieri minuscoli, un uomo che si fa emblema dell’umanità tutta: disorientata e meschina, delicata e derelitta, ironica e corrosiva. Perché ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Come Ernesto Scossa, il protagonista de L’ammazzatore, che è nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, e si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta gli offrirà un vago spiraglio di luce.
Lo spettacolo di Rosario Palazzolo è anche un inno alla vita, nonostante tutto, perché è un’invenzione continua, il moto di chi non smette mai di andare avanti, persino davanti al baratro. Ed è anche una lingua, divaricata e poetica, fatta di parole uscite come da un carillon piccolissimo, capace solo di pensieri mignon, e che sottende gesti delicati, tenuti nascosti nelle pieghe di trame arricciate. Come se del vivere bisognasse vergognarsi.
Ma prima, ed esattamente mercoledì 29 gennaio alle ore 18, Rosario Palazzolo sarà ancora al Teatro Regina Margherita per il ciclo di incontri “Prima della prima” organizzati dall’Amministrazione comunale per conoscere più da vicino alcuni degli spettacoli della Stagione, attraverso le parole di giornalisti, docenti, intellettuali e anche alcuni degli stessi attori e autori. Per l’occasione Rosario Palazzolo, accompagnato dal regista Giuseppe Cutino, oltre al suo spettacolo presenterà al pubblico nisseno il suo ultimo libro, uscito lo scorso 23 gennaio per la collana SideKar di Arkadia editore, intitolato “La vita schifa”.
Ambientato a Palermo, ne “La vita schifa” un uomo racconta il suo ultimo anno di vita. Lo racconta da morto, ci dice i perché, ci spiega i per come, ci catapulta in un luogo realissimo, contingente, eppure quasi fantasmagorico, segnato da una cultura al ribasso, che propone speranze a ogni cantone, solo per il gusto di vederle sfiorire. Ernesto è un killer. Un uomo buono. Cattivissimo. Con una sensibilità molto spiccata. Un uomo che ha vissuto un’infanzia povera di prospettive, un’adolescenza infame, una giovinezza sonnolenta e poi d’improvviso gagliarda, fino al giorno della sua morte. Parla soprattutto dell’impossibilità della redenzione, ché la parola redenzione, a volerci ragionare, è la parola più distante dalla parola redenzione, poiché propone un antidoto alla colpa, la assoggetta a una miriade di attenuanti, la sotterra, la dimentica. E invece la colpa andrebbe annoverata, sempre, ed esposta in bella mostra fra i fallimenti dell’esistenza, presa di petto, colpita ai fianchi, affinché non si abbiano sconti in qualsiasi futuro immaginiamo di dover ancora vivere.
Rosario Palazzolo, palermitano classe 1972, è un drammaturgo, scrittore, regista e attore. Per il teatro ha scritto più di 22 testi, tra cui, i tre atti della Trilogia dell’impossibilità: Ouminicch’, Manichìni e ‘A Cirimonia, con cui ha vinto il 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano e la Menzione speciale premio In-box (Siena, 2010). Per la narrativa ha scritto: L’ammazzatore, Concetto al buio, Cattiverìa, Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione e Santa Samantha Vs – sciagura in tre mosse. Ha fondato e diretto la Compagnia del Tratto, per la quale ha scritto e diretto, fra gli altri, una decina di spettacoli per ragazzi. Lo scorso 23 gennaio ha pubblicato per Arkadia editore il romanzo La vita schifa.