CATANIA – “Sant’Agata e la Devozione” è la mostra giunta al 4° anno che si svolge nella Chiesa di San Gaetano alle Grotte in piazza Carlo Alberto a Catania. Una mostra che è cresciuta di anno in anno, iniziata con la prima edizione con l’esposizione di opere degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, per passare il secondo anno ad una mostra di oggetti delle collezioni private di devoti, per arrivare al terzo anno all’esposizione di opere del pittore catanese Pietro Rinaudo e questa quarta edizione dove l’attrattiva principale è la fotografia.
Dal 25 Gennaio al 12 Febbraio, infatti, sarà possibile ammirare un percorso fotografico che abbraccia i preparativi della festa dedicata a Sant’Agata fino ai giorni della processione in onore della Santa Patrona Catanese. A fare da cornice alle fotografie svariati oggetti agatini, per poi arrivare nella Cripta romana con una rappresentazione di Santa Lucia in preghiera al sepolcro di Sant’Agata.
La mostra fotografica nasce dalla collaborazione della comunità di San Gaetano alle Grotte con la pagina Facebook “Devoti di Sant’Agata” e il suo creatore Giuseppe Mirabella, devoto con la passione della foto. Ogni anno Giuseppe Mirabella, seguendo tutti i momenti delle festività agatine, immortala con i suoi scatti tutto ciò che suscita una particolare emozione, e con l’aiuto dello zio Andrea Mirabella, si dicono entusiasti e orgogliosi di poter raccontare con più di 20.000 fotografie tutte le fasi della festa di Sant’Agata, comprese le festività di Agosto e le volte che il Sacro Velo della Martire è stato portato in pellegrinaggio in altre città d’Italia. A San Gaetano alle Grotte tramite il percorso fotografico è possibile vedere i preparativi della città che si veste a festa iniziando con l’istallazione delle luminarie nelle strade, i venditori ambulanti con le proprie bancarelle con gli oggetti dedicati alla santa, gli stand con i dolci tipici del periodo agatino, il giro delle candelore che annunciano l’arrivo imminente della festa, i volti dei devoti che guardano ad Agata con immenso amore e tanta speranza, i portatori dei “torcioni”, gli altarini votivi, i fuochi de “la sera del 3”, la processione del giro esterno ed interno, il giorno dell’ottava, Sant’Agata di mezz’Agosto. Un percorso unico che da l’idea di fede, amore, speranza, gioia, sapori e tradizioni che ci sono attorno ad una festa intensamente attesa ed incredibilmente grande come quella di Sant’Agata. Oltre alla mostra fotografica anche l’esposizione di oggetti agatini organizzata dalla comunità di San Gaetano alle Grotte insieme a tanti devoti che hanno voluto dare il proprio contributo ad arricchire la mostra e nella Cripta romana custodita nella Chiesa la rappresentazione del martirio di Sant’Agata, dal taglio dei seni fino ai carboni ardenti e la rappresentazione di Santa Lucia in preghiera al sepolcro di Agata. “sin da quando ho avuto affidata la Rettoria di San Gaetano”, dichiara Don Antonio De Maria, “il mio intento è stato di far diventare questo luogo di culto caro ai catanesi anche un luogo di cultura. Questo perché qui è uno dei pochi luoghi a Catania dove scendendo delle scale si può fare un viaggio nella storia della cristianità e della città. Per questo”, aggiunge Padre De Maria, “mostre, conferenze e visite alla cripta romana ne organizziamo spesso e con grandi successi. In quattro anni”, continua, “dal mio insediamento tantissimi catanesi hanno riscoperto questo luogo e tanti turisti vengono ad ammirare e conoscere questa chiesetta che sta diventando insieme alla Parrocchia del Carmelo il cuore pulsante dei residenti della zona. Iniziative come questa nel periodo agatino”, aggiunge Don Antonio, “servono ad unire sempre più culto e cultura ed avvicinano il popolo alla Chiesa, facendoci cosi sentire un corpo solo. Ringrazio la Comunità che anima San Gaetano alle Grotte”, conclude Padre Antonio De Maria, “che mi collabora giornalmente permettendo cosi di tenere vivo questo luogo diventato punto di riferimento tra gli abitanti della zona e gli ambulanti del mercato della fiera dove la Chiesa insiste”. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 9,30 alle 12 e dalle 17 alle 19,30 dal 25 Gennaio al 12 Febbraio.