ENNA – “Siamo ovviamente preoccupati in merito alla chiusura della svincolo di Enna per due anni e per l’assenza di soluzioni che garantiscano l’economia locale”. Con queste parole inizia il comunicato che la FITA CNA che riunisce le aziende dell’autotrasporto ennese per il tramite del suo portavoce Pino Glorioso ha diffuso alla stampa.
“La sicurezza delle persone è una priorità, e non si può mettere a rischio, ma appare altrettanto necessario la programmazione dei lavori in presenza delle migliori soluzioni per ridurre il disagio e il conseguente danno al territorio.”
“Le proposte che FITA CNA avanza per cercare di ridurre al minimo i disagi derivanti dalla chiusura, continua Glorioso, potrebbero essere di rendere la rete viaria adeguata al transito dei mezzi pesanti da Pirato ad Enna, sistemare la SS 121 e risistemare l’asfalto e l’illuminazione nel tratto che va dallo svincolo di Mulinello ad Enna per consentire ai TIR di raggiungere il capoluogo. Sistemare e rendere transitabile lo svincolo di Ferrarelle è fondamentale. ”
“Rimane incredibile comunque il tempo previsto per l’intervento. In altri paesi si fa prima a costruire una nuova autostrada” dichiara il Presidente di CNA Filippo Scivoli. “In due anni si riprogrammano i piani di investimento delle aziende e rischiamo di rimanere fuori e penalizzare un territorio che ha fatto della centralità un vantaggio.”
“Speriamo – concludono i due dirigenti CNA – di poter far valere al più presto le ragioni del tessuto produttivo ennese e sollecitiamo l’intervento delle autorità competenti, sottolineando nuovamente che non si crea un disagio solo alla provincia di Enna ma, per la posizione geografica del nostro territorio, alla regione Sicilia tutta”.