CATANIA – Il 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, si commemorano le vittime dell’olocausto e si ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. Quest’anno, lunedì 27 gennaio, il sindaco metropolitano Salvo Pogliese, ha disposto l’apertura straordinaria alle Ciminiere del Museo storico dello sbarco in Sicilia 1943 (il lunedì è abitualmente giorno di chiusura dei Musei dell’Ente).
Nello stesso “Giorno della Memoria”, alle ore 16.30, nella sala limitrofa al Museo, si terrà un incontro pubblico durante il quale sarà illustrato il percorso espositivo. Le tematiche attinenti saranno occasione per presentare un libro. Carmen Coco – figlia di un soldato italiano prigioniero per quasi tre anni in un campo di concentramento tedesco, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 – illustrerà il suo “Fucili e mandolino”, con cui ripercorre la dolorosa esperienza del padre, mettendo insieme i ricordi frammentati e sofferti di quest’ultimo: un omaggio alla memoria, per non dimenticare quegli “orrori minori” di cui sono rimaste vittime oltre 800 mila prigionieri, coloro che nella fredda burocrazia militare erano classificati IMI “internati militari italiani” e che, a dispetto di ogni convenzione internazionale e del più elementare sentimento di umanità, furono impiegati in “lavori forzati” e sottratti persino alla tutela della Croce Rossa Internazionale.
Con l’autrice dialogherà Antonella Distefano, già segretario FLC Cgil Catania. Interverranno, tra gli altri, Tino Renda, segretario generale FLC Cgil Catania, Giacomo Rota segretario generale Cgil Catania, l’architetto Salvatore Maltese, della direzione tecnica del Museo. Saranno presenti anche personalità del mondo artistico che leggeranno alcuni brani del libro e accompagneranno l’evento con performance teatrali e musicali in collaborazione con l’Istituto musicale Vincenzo Bellini.
L’orario del Museo storico dello Sbarco in Sicilia – 1943, è dalle ore 9 alle 17, con ultimo ingresso alle ore 15.