PALERMO – Venerdì 6 dicembre a Palermo, alla presenza di cinquecento artigiani e piccoli imprenditori provenienti da tutte le province dell’isola, si è svolta l’Assemblea regionale della Cna siciliana.
L’assise, impreziosita dalla presenza di Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, ha vissuto un momento di intensa partecipazione quando l’alto prelato ha ricordato che il lavoro – quello vero, che rispetta la dignità dell’uomo con la sua creatività e la sua produttività – è la vera fonte della ricchezza di una comunità, il pilastro su cui si costruisce il futuro di qualsiasi nazione. Anche per questo l’Arcivescovo ha auspicato una collaborazione tra la chiesa e l’organizzazione degli artigiani.
Ad aprire le “danze” sono stati il Presidente regionale dell’organizzazione, Nello Battiato, che dopo il saluto agli ospiti ha ricordato i nuovi cantieri aperti e i cinquecento nuovi occupati arrivati grazie all’iniziativa “Riqualifichiamo l’Italia”, che permette ai titolari di immobili di beneficiare degli incentivi previsti dalle norme nazionali sull’ecobonus e sul sismabonus; e Giuseppe Cascone, vice presidente nazionale della Confederazione, che ha accennato al ruolo che esercitano gli artigiani nel tessuto economico siciliano e all’attenzione che nutrono nei confronti dei propri collaboratori, che non viene mai meno, neppure durante le crisi aziendali.
Pietro Giglione, segretario regionale della Cna, dopo aver fatto una puntuale e dettagliata disamina delle questioni che angustiano il mondo della piccola impresa (difficoltà di accesso al credito, deficit Infrastrutturale, pressione fiscale, burocrazia, abusivismo) ha invocato maggiore attenzione al turismo, in particolare a quello esperienziale e richiesto per l’ennesima volta alla Regione il recepimento di alcune norme nazionali. Segnatamente la norma che regola lo sviluppo dell’attività di acconciatori ed estetiste e quella riguardante l’attività di Artgiancassa, che attuata potrebbe garantire maggiori risorse da destinare all’incremento del credito agevolato a favore delle imprese artigiane. Infine, ha illustrato il primo Report concernente l’iniziativa “Riqualifichiamo l’Italia”. La piattaforma promossa dalla Cna siciliana che permette di utilizzare gli incentivi previsti dall’ecobonus e dal sismabonus per lavori di efficientamento energetico e opere antisismiche nei condomini.
Alla relazione del segretario Giglione sono seguiti gli interventi di Gaetano Armao, vice presidente della Regione, che ha accennato ai torti fatti alla Sicilia dai Governi nazionali e all’interlocuzione con le Istituzioni europee finalizzata ad un uso corretto e veloce delle risorse; di Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia, che si è soffermato sui problemi che vivono i piccoli comuni dell’entroterra, e del Viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancellieri. Questi ha fatto un resoconto sullo “stato dell’arte“ di alcune arterie viarie, di cui si è quasi persa la memoria, e ha ricordato ciò che ha fatto il Governo per abbassare il costo dei biglietti aerei per venire in Sicilia in occasione di festività particolari, aggiungendo però che i costi sono tornati a salire a causa dell‘esaurimento dei fondi che avevano reso possibile la riduzione. Infine il Viceministro ha assunto formale impegno a completare i lavori sul viadotto Himera prima della fine dei lavori di ricostruzione del ponte Morandi.
Sergio Silvestrini, segretario generale della Confederazione, nel tirare le somme dei lavori dell’assemblea annuale della Cna siciliana, ha messo il dito su alcune piaghe che frenano lo sviluppo della Regione e auspicato uno scatto d’orgoglio dei siciliani e del governo Musumeci, volto a cancellare le politiche assistenziali e clientelari evitando così di bruciare altre risorse finanziarie. Ciò per affermare – ha sostento Silvestrini – una politica di sostegno delle attività produttive e creare nuovo sviluppo, incrementare l’occupazione e arrestare la fuga al Nord e all’estero di tanti giovani, molti dotati di un ricco bagaglio di conoscenze, professionalità e talento.
Prima di calare il sipario dell’assise (allietata quest’anno dalla performance di un bravissimo tenore) sono stati premiati diversi imprenditori siciliani che si sono distinti nell’innovazione di processo e di prodotto, nella qualità e nella conquista di nuovi mercati esteri; nonché alcuni dirigenti caratterizzatisi, nel corso della loro attività, per impegno, serietà e spirito di servizio all’organizzazione.