Brucia per vendetta la macchina della ex: indagate tre persone

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CALTAGIRONE – C’è la mente malata di un ex dietro all’incendio di due autovetture avvenuto qualche notte fa a Caltagirone in via Maroglio. A ricostruire la dinamica sono stati i Carabinieri che, dopo varie indagini, hanno ricostruito quanto accaduto. Tre uomini, a bordo di una Opel Corsa di colore grigio, si sono fermati in un distributore di carburante della società Agip, ubicato in via Cristoforo Colombo, luogo in cui, oltre a fare rifornimento, hanno riempito una bottiglia in plastica con della benzina.                 

I militari, analizzando le immagini registrate dalle telecamere attive nelle zone d’interesse, hanno ricostruito passo per passo il percorso compiuto dal terzetto dal distributore fino all’obiettivo da colpire. 

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Difatti, grazie alle telecamere collocate nei pressi di via Gornalunga, si vedono nitidamente inquadrati due soggetti (G.M. – esecutore materiale – e G.S., ossia colui che consegna la bottiglia con il liquido infiammabile e l’accendino) avvicinarsi a una Opel Agila, darle fuoco e fuggire via.  Fiamme che purtroppo si propagheranno a una Fiat Panda parcheggiata proprio davanti l’auto della vittima predestinata e che distruggeranno entrambe le autovetture nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco. 

L’acquisizione di diversi fotogrammi, estratti proprio dai video analizzati, che inquadrano inequivocabilmente i volti dei tre soggetti e alcuni particolari incontrovertibili come indumenti e accessori indossati al momento dell’esecuzione del raid, nonché la  testimonianza resa dalla vittima, che ha denunciato le vessazioni e le minacce patite da parte dell’ex compagno nei nove anni di convivenza, dalla quale era nata una figlia, condotte inaspritesi dopo la decisione della donna nel 2016 di interromperla, hanno consentito agli inquirenti di raffigurare a carico degli indagati un quadro probatorio che, condiviso appieno dal giudice, ha consentito l’emissione delle misure cautelari così applicate: divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanamento da tale territorio senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, nonché l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle ore 21:00 alle ore 6:00 del mattino successivo.      

 

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